Le regioni del Nord-ovest sono le più colpite. Danni già gravi in Piemonte, dove sono esondati alcuni fiumi. Il Po è salito di 2,5 metri in 24 ore, chiusi trafori e autostrade. Allerta alta in Lombardia, conseguenze anche in Liguria, Toscana e Lazio
Il Nord Italia è in ginocchio per via del maltempo, in particolare il Piemonte, dove sono esondati dei fiumi e sono state chiuse diverse strade, tra cui l'autostrada A5 Torino-Aosta e per alcune ore il collegamento del traforo del Frejus, interessato anche da una bufera di neve sul lato francese.
L'allerta riguarda un centinaio di comuni piemontesi, per cui in parte è scesa da rossa ad arancione con focus su frane e valanghe. Tra questi c'è Torino, dove sono a rischio esondazione due dei quattro corsi d'acqua del capoluogo, lo Stura di Lanzo e la Dora Riparia. Sono stati chiusi diversi ponti e i residenti invitati a limitare gli spostamenti.
I convogli ferroviari sono stati fermati e 400 vigili del Fuoco sono stati mobilitati per un centinaio di interventi, inclusa l'evacuazione di decine di persone nelle province di Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola.
I fiumi Sesia e Po, il cui livello è salito di oltre due metri in 24 ore, sono esondati in alcuni tratti nel territorio regionale, le autorità locali hanno parlato di criticità fino al pomeriggio, prima di un'attenuazione delle piogge.
Tra le criticità anche quella sulle sponde del Lago Maggiore il cui livello è salito di 80 centimetri in 24 ore avvicinandosi pericolosamente alla soglia di esondazione.
Le prime stime dei danni del maltempo nel nord dell'Italia
L'allagamento di migliaia di ettari di coltivazioni e di allevamenti ha causato almeno 2 milioni di euro di danni, secondo una prima stima dell'associazione di categoria, Coldiretti.
Condizioni meteo complicate anche in Val d'Aosta, dove sono stati segnalati blackout elettrici e rischio slavine in decine di comuni. Grosse difficoltà anche in Liguria, in Toscana (fermi i traghetti per le isole per via del mare mosso), in Veneto e in Lombardia, dove l'allerta è arancione e gialla.
Nel lodigiano sono caduti pali della luce per raffiche di vento fino a 70 chilometri orari, alcuni torrenti sono esondati in provincia di Piacenza, mentre si registrano serie difficoltà a Milano, in allerta gialla fino a venerdì. La Protezione civile ha dichiarato un'allerta gialla per l'Emilia-Romagna fino a Bologna.
Il maltempo sta mettendo in crisi anche il sud-est della Francia
La neve che sta colpendo i dipartimenti francesi dell'Alta Savoia e della Savoia ha costretto in un lockdown la città di Tignes e costretto a una parziale chiusura il traforo del Monte Bianco poi riaperto anche ai camion. Stessa sorte per il collegamento del Gran San Bernardo tra l'Italia e la Svizzera.
Il ciclone mediterraneo ha portato pioggia torrenziale anche a Roma e provincia, dove da mercoledì sera i pompieri sono stati allertati decine di volte per alberi e insegne pericolanti.
Il ministero dei Trasporti sta monitorando la situazione sulle reti stradale e ferroviaria nelle zone colpite.