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Unione europea e Corea del Sud siglano un accordo sul commercio digitale

Il ministro del Commercio sudcoreano Inkyo Cheong, a sinistra, e il commissario europeo Maroš Šefcovic
Il ministro del Commercio sudcoreano Inkyo Cheong, a sinistra, e il commissario europeo Maroš Šefcovic Diritti d'autore  European Union, 2025
Diritti d'autore European Union, 2025
Di Romane Armangau
Pubblicato il
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L'intesa dovrebbe incrementare il commercio online, anche se non mancano le voci critiche

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L'Unione europea ha concluso un accordo sul commercio digitale con la Corea del Sud. L'intesa stabilisce regole per la protezione dei consumatori e offre un quadro giuridico reciproco per le operazioni commerciali e per facilitare i flussi di dati. Ad annunciarlo, lunedì 10 marzo, è stata la Commissione di Bruxelles.

"Immaginate un'azienda informatica europea che fornisce aggiornamenti software a distanza. O un ingegnere europeo che esegue progetti online", ha spiegato Maroš Šefčovič, commissario per il Commercio e la sicurezza economica, annunciando l'accordo: "I consumatori europei godranno anche di una migliore protezione quando acquisteranno prodotti coreani online, che si tratti di libri, cosmetici o elettronica, con tutele contro lo spam o le pratiche commerciali sleali".

Šefčovič entusiasta. Ma c'è chi esprime preoccupazioni

Lo scorso luglio è stato siglato un accordo commerciale analogo con Singapore, la cui ratifica è però in attesa dell'approvazione del Parlamento europeo e degli Stati membri. E proprio tenendo conto di questa prima intesa, c'è chi non condivide l'entusiasmo di Šefčovič: "L'accordo di Singapore sembra essere utilizzato come modello per i nuovi accordi. Esso prevede però flussi di dati potenzialmente illimitati, limiti alla supervisione normativa e rischi strutturali per i diritti fondamentali", ha dichiarato Itxaso Domingues de Olazabal, consulente politico di EDRi, un'associazione di organizzazioni che chiedono la tutela dei diritti digitali.

Per questo l'esperto ha descritto la decisione come un processo "affrettato" e manifestato preoccupazione per alcune disposizioni che potrebbero ledere le normative europee in materia. Dominguez de Olazabal ha evidenziato inoltre che, benché la società civile e i gruppi per i diritti digitali stiano ancora esaminando i testi, "sembra che la Commissione voglia accelerare il tutto, facendo passare gli accordi prima che possa essere davvero analizzati".

Pronti accordi analoghi con altre nazioni asiatiche

Šefčovič ha parlato di "negoziati molto intensi" in corso anche con Tailandia, Indonesia, Malesia, Filippine e India, con accordi simili in preparazione: "È nel nostro interesse continuare a collaborare con Paesi che condividono la stessa mentalità, come la Corea del Sud, per stabilire standard globali per le regole in materia di commercio digitale e i flussi di dati transfrontalieri, rafforzando al contempo i nostri legami commerciali e di investimento", ha dichiarato il commissario.

Con i dazi su alluminio e acciaio che entreranno in vigore mercoledì, a seguito delle decisioni protezioniste degli Stati Uniti, l'Unione europea si vede costretta a diversificare le proprie alleanze commerciali. I recenti accordi con i Paesi del Mercosur, con la Svizzera e con il Messico riflettono questo cambiamento di strategia.

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