Le condizioni di Papa Francesco restano stabili dopo le crisi respiratorie di lunedì ma il quadro clinico resta complesso e la prognosi riservata
La condizione clinica del Pontefice "resta quella già descritta ieri, una condizione che i medici continuano a definire in questo momento stabile, però resta il quadro di complessità e la prognosi rimane riservata, con tutti i rischi che questo presuppone e che rimangono".
É quanto viene spiegato dalla sala stampa vaticana dove si ribadisce che "all'interno di questo contesto il quadro è di complessità". sabato ci sarà un nuovo bollettino dei medici, "con qualche informazione in più per quanto riguarda l'andamento della terapia".
La Sala stampa conferma anche che, "per quanto riguarda la somministrazione di ossigeno al Papa, continua l'alternanza tra notte e giorno: ventilazione meccanica di notte con la mascherina e ossigenazione ad alti flussi durante il giorno, tramite le cannule al naso". A quanto trapela dalle fonti d'Oltretevere, quello attuale può definirsi "un momento di attesa, per capire come sta andando la situazione".
La giornata del Papa è trascorsa tranquilla tra preghiera, riposo e terapie. Venerdì i medici dell'Ospedale Gemelli hanno deciso di non diramare il bollettino medico, visto la stabilità della situazione clinica seppur in un quadro complesso.
Bergoglio, dopo i due episodi di insufficienza respiratoria acuti, verificatesi lunedì scorso, non ha presentato più crisi. I valori emodinamici (pressione arteriosa, frequenza cardiaca) e gli esami del sangue sono stabili. Non presenta leucocitosi, non ha febbre. È sempre vigile e orientato.
Il Papa raccolto in preghiera nella cappella del Gemelli
Nella mattina di venerdì, riferisce la sala stampa vaticana, il Papa, aiutato dal personale ospedaliero, si è raccolto in preghiera per circa 20 minuti nella Cappellina adiacente alla sua camera al decimo piano dell'ospedale.
Ha poi lavorato un po' e ha proseguito le terapie per la polmonite bilaterale. Polmonite che sta comunque seguendo la sua normale evoluzione.
E dopo giorni di preghiere ma anche di speculazione sulla salute di Bergoglio, ieri all'inizio del Rosario recitato in piazza San Pietro, come ogni sera dal 24 febbraio, è stato diffuso un audio nel quale il Papa ringraziava i fedeli per l'affetto e la vicinanza.
"Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza, vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie", le parole pronunciate in spagnolo con evidente affanno.
È stato proprio il Pontefice, affermano dal Vaticano, a volerlo registrare ieri per poter esprimere la sua gratitudine e confermare di sentirsi "portato" e sostenuto dai fedeli.