Nel tredicesimo giorno di ricovero all'ospedale Gemelli di Roma, il bollettino serale ha indicato anche che la Tac al torace ha evidenziato un decorso normale della polmonite. Prognosi sempre riservata
Papa Francesco ha mostrato "un ulteriore, lieve miglioramento" nelle ultime 24 ore e l'insufficienza renale riscontrata nei giorni scorsi "è rientrata", ha informato la Sala Stampa vaticana mercoledì sera, nel consueto bollettino sulle condizioni di salute del Pontefice.
Nella nota si specifica anche che la nuova tac al torace eseguita martedì "ha evidenziato una normale evoluzione" dell'infiammazione polmonare, per quanto il Papa debba assumere ancora ossigeno ad alti flussi per scongiurare nuove crisi respiratorie.
La prognosi del Papa ancora riservata ma segnali buon sin dal mattino
Papa Francesco "si è svegliato, ha fatto colazione e prosegue le terapie", ha reso noto il Vaticano mercoledì mattina, aggiungendo che Bergoglio si siede in poltrona e "mangia regolarmente".
Francesco è in cura per una polmonite bilaterale e il quadro clinico, anche se stazionario, è rimasto critico oer i medici in questi giorni, tanto che la prognosi è ancora riservata.
Da parte vaticana non si esclude che nel fine settimana i medici curanti possano esprimersi di nuovo pubblicamente con una conferenza stampa nella quale potrebbero spiegare come stanno procedendo le cure somministrate al pontefice.
Da Gaza la commozione per il Papa
Il Papa, in questi giorni di ricovero, quando ha potuto, ha continuato a telefonare alla parrocchia di Gaza, come aveva fatto praticamente tutti i pomeriggi da quando è scoppiata la guerra.
"Come parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza siamo sempre lieti e commossi nell'ascoltare la sua voce. Ci dà tanto conforto", ha detto il parroco Gabriel Romanelli, "è una chiamata benedetta" e "una grande gioia, anche in mezzo a tante prove, il fatto di sapere che, nonostante il suo delicato stato di salute, il Santo Padre continui a pensare e a pregare per tutti e per la pace a Gaza e, allo stesso tempo, continui anche a ringraziarci, per le nostre costanti preghiere".