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Nato, spesa per la difesa: i politici tedeschi contro Trump

Soldati slovacchi in piedi accanto a un cannone del sistema di difesa aerea Mantis (Modular, Automatic and Network Capable Targeting and Interception System).
Soldati slovacchi in piedi accanto a un cannone del sistema di difesa aerea Mantis (Modular, Automatic and Network Capable Targeting and Interception System). Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Tamsin Paternoster
Pubblicato il
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Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che gli Stati membri della Nato dovrebbero aumentare la spesa per la difesa al 5% del Pil e ha criticato i contributi dell'Europa

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Diversi politici tedeschi hanno reagito all'invito del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui i membri europei della Nato dovrebbero destinare il 5% del loro prodotto interno lordo (Pil) per la difesa, più del doppio dell'obiettivo attuale.

Martedì sera, Trump ha affermato che i Paesi della Nato spendono troppo poco per la difesa e si è lamentato del fatto che "l'Europa destina una minima parte dei soldi che spendiamo noi".

"Possono permetterselo tutti, dovrebbero essere al 5%, non al 2%" ha detto Trump ai giornalisti durante una conferenza stampa nella residenza di Mar-a-Lago in Florida.

Nessuno dei membri Nato al 5% del Pil per la difesa

Secondo i dati della Nato, nessuno dei 32 membri dell'alleanza spende attualmente il 5% del Pil per la difesa. La Polonia è il Paese che spende di più in rapporto al Pil con il 4,12%, seguita dall'Estonia con il 3,43% e dagli Stati Uniti con il 3,38%.

Ralf Stegner, membro del partito socialdemocratico tedesco (Spd), ha definito i commenti di Trump "deliranti e assolutamente folli" in un post su Facebook.

"Non abbiamo bisogno di più armi nel mondo, ma di meno", ha dichiarato Stegner a Politico.

Marcus Faber, presidente della commissione difesa del parlamento tedesco, ha concordato che il 5% è troppo alto. Faber ha affermato che i Paesi della Nato dovranno concordare un nuovo obiettivo oltre il 2%, ma ha dichiarato che l'obiettivo dovrebbe essere il 3% e deciso per consenso.

La politica del Partito Democratico Libero (FDP) Marie-Agnes Strack-Zimmerman ha dichiarato: "Non siamo a un bazar".

"Trump, che si vede come un affarista, spera naturalmente anche che il maggiore impegno finanziario dei partner europei vada a vantaggio soprattutto dell'industria statunitense", ha detto Strack-Zimmerman.

L'ultima richiesta di Trump ai membri della Nato di aumentare le spese per la difesa non è una novità. Durante la sua prima presidenza, ha ripetutamente minacciato di uscire dall'alleanza militare se gli alleati europei non avessero aumentato le loro spese.

I membri della NATO dell'UE hanno aumentato la spesa per la difesa negli ultimi anni, soprattutto a seguito dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022.

Obiettivi meno ambiziosi

La Nato ha stimato che 23 dei suoi 32 membri (di cui 16 dell'Ue) raggiungeranno l'obiettivo di spendere il 2% del Pil nel 2024, rispetto ai soli sei Paesi del 2021. Italia, Belgio e Spagna sono tra coloro che devono ancora raggiungere la soglia del 2%.

La Germania raggiungerà l'obiettivo del 2% per la prima volta quest'anno, dopo che il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso una revisione completa delle forze armate del Paese nel 2022, rompendo anni di tabù contro gli investimenti militari.

Nonostante ciò, è stato ripetutamente suggerito che le forze armate tedesche non sono adatte allo scopo. Un rapporto annuale pubblicato dal parlamento nel marzo 2024 ha rilevato che la Bundeswehr è "invecchiata e in calo" e che manca gravemente di equipaggiamento e personale.

La Germania deve aumentare la spesa militare

L'establishment politico tedesco è generalmente concorde nel ritenere che la nazione debba mantenere o aumentare la spesa militare - e diversi partiti promuovono un aumento della spesa come parte delle loro campagne per le prossime elezioni, previste per il 23 febbraio.

Il candidato cancelliere dei Verdi Robert Habeck ha dichiarato alla rivista Spiegel che la Germania dovrebbe puntare al 3,5% nei prossimi anni.

"Dal punto di vista geopolitico, è prevedibile che noi - la Germania e l'Europa - dovremo assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza, qualsiasi altra cosa sarebbe ingenua alla luce del posizionamento degli Stati Uniti", ha detto Habeck.

Friedrich Merz, leader dell'Unione Cristiano-Democratica (Cdu) e candidato a succedere a Scholz come cancelliere, mercoledì ha detto che il Paese spenderà di più per la difesa, ma non ha voluto indicare un obiettivo di spesa specifico.

"Gli obiettivi del 2, 3 o 5% sono sostanzialmente irrilevanti, il fattore decisivo è che facciamo ciò che è necessario per difenderci", ha dichiarato Merz all'emittente Bayerischer Rundfunk.

Il capo della Nato, Mark Rutte, ha avvertito che l'obiettivo del 2% è insufficiente e a dicembre ha detto che i cittadini degli Stati membri dovrebbero accettare "sacrifici", tra cui tagli alle pensioni, alla sanità e ai sistemi di sicurezza, per aumentare le spese militari in Europa.

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