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Elezioni in Romania, Corte costituzionale ordina riconteggio dei voti dopo vittoria di Georgescu

il candidato di estrema destra Calin Georgescu ha ottenuto a sorpresa la vittoria al primo turno delle elezioni presidenziali in Romania
il candidato di estrema destra Calin Georgescu ha ottenuto a sorpresa la vittoria al primo turno delle elezioni presidenziali in Romania Diritti d'autore  AP Photo
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'ufficio elettorale dovrà riscrutinare tutte le schede del primo turno delle elezioni presidenziali, proprio perché la vittoria a sorpresa dal candidato indipendente di estrema destra, anti-Ue e anti-Nato, ha destato sospetti

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Su richiesta di un'alta corte romena, giovedì la Corte costituzionale di Bucarest ha votato all'unanimità a favore del riconteggio dei voti del primo turno delle elezioni presidenziali, vinto a sorpresa dal candidato indipendente di estrema destra Calin Georgescu, dichiarando che la decisione è definitiva. L'Ufficio elettorale centrale dovrebbe riunirsi nel pomeriggio per discutere la richiesta.

La Corte ha invece respinto le richieste di due candidati alle elezioni, Sebastian Popescu di Nuova Romania e Cristian Terhes del Partito conservatore, che rispettivamente hanno ottenuto lo 0,16 per cento e l'1 per cento dei voti, di annullare i risultati elettorali.

Il presidente liberale romeno uscente Klaus Iohannis ha inoltre convocato sempre per questo giovedì una riunione del Consiglio supremo di difesa per discutere delle possibili minacce informatiche al secondo turno delle elezioni dell'8 dicembre.

La vittoria di Georgescu, personalità poco conosciuta, è stata talmente clamorosa e inaspettata da sollevare polemiche sulle modalità con cui è arrivata. Lui stesso, infatti, ha dichiarato di non aver speso nulla per la sua campagna elettorale, svoltasi principalmente attraverso Tiktok.

Popescu sostiene che Georgescu ha veicolato una diffusa disinformazione e ha "frodato la legge elettorale finanziando illegalmente l'intera campagna elettorale, avendo un sostegno da fuori dei confini del Paese, da entità statali con l'obiettivo di destabilizzare la Romania”.

Georgescu, che ha detto che una rete di volontari romeni ha aiutato la sua campagna, ha negato qualsiasi illecito. “Vogliono vietare il diritto del popolo romeno di esprimersi liberamente”, ha dichiarato mercoledì a un canale di informazione locale, aggiungendo che il voto al primo turno "è stato perfettamente democratico e legittimo".

Georgescu si è affermato a sorpresa con il 22,9 per cento e al ballottaggio affronterà Elena Lasconi, leader del partito di centrodestra Unione salvate la Romania e sindaca di una piccola località, che ha raccolto il 19,2 per cento.

Esclusi invece il premier socialdemocratico Marcel Ciolacu e l'altro esponente dell'estrema destra George Simion, che i sondaggi davano come favoriti per il passaggio al secondo turno.

Una donna regge uno striscione con la scritta “No fashion in fascism” durante una protesta contro Calin Georgescu, Bucarest, Romania, mercoledì 27 novembre 2024
Una donna regge uno striscione con la scritta “No fashion in fascism” durante una protesta contro Calin Georgescu, Bucarest, Romania, mercoledì 27 novembre 2024 Vadim Ghirda/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.

Continuano le proteste in Romania

Nel frattempo, le proteste contro il risultato del primo turno sono continuate a Bucarest e in altre città romene per la terza sera consecutiva.

"Non vogliamo un leader legionario, un leader fascista, qualcuno che porti la guerra al nostro confine", dichiara una manifestante. "Spero che la Romania non torni indietro di 35 anni, spero che questa non sia l'ultima protesta e l'ultima volta che posso uscire per strada", si augura un ragazzo.

Duemila oppositori di Georgescu, preoccupati per i messaggi anti-Ue e anti-Nato, si sono riuniti in piazza Victoriei, mentre i suoi sostenitori si sono riuniti in piazza dell'Università.

"Voi, la stampa attiva, avete distorto le sue parole in ogni modo, non ha mai detto di essere anti-Ue, non ha mai detto di essere anti-Nato, chiede solo la pace”, spiega uno dei sostenitori di Georgescu.

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