L'opposizione di centrodestra continua ad addossare alla ministra per la Transizione ecologica la colpa della mala gestione dell'emergenza, spostando l'attenzione dal presidente della Comunitat, del PP, Carlos Mazón. La legge spagnola prevede che siano le autorità regionali a gestire le emergenze
Continuano le accuse reciproche nella politica spagnola nell'addossare la responsabilità delle disastrose conseguenze delle alluvioni che hanno colpito la provincia di Valencia.
Il partito popolare di centrodestra ha accusato la ministra per la Transizione ecologica Teresa Ribera, del Partito socialista, di non aver completato i lavori necessari nella gola del Poyo, una delle zone più colpite.
"Signora Rivera, lei è stata incompetente, intransigente ed estremamente egoista. Se non avesse cancellato il progetto di canalizzazione e drenaggio del Poyo nel 2021, molte vite sarebbero state salvate”, ha dichiarato in Parlamento il capogruppo del Partito popolare Miguel Tellado.
Ribera ha subito replicato che è stato lo stesso PP a cancellare il progetto quando era al governo.
"Sapete qual è stata la cosa più vicina alla soluzione della gola del Poyo? Quando Teresa Ribera, in qualità di segretario di Stato, ha firmato l'unica Dichiarazione di Impatto Ambientale positiva per queste opere nel dicembre 2011. E voi l'avete lasciata fallire”.
La legge spagnola prevede che le autorità regionali siano responsabili della gestione delle emergenze. Ma l'opposizione di centrodestra continua ad incolpare Ribera, spostando l'attenzione dal presidente regionale, del Partito popolare, Carlos Mazón.
La questione ha messo a rischio anche la nomina di Ribera a vicepresidente della Commissione europea per una transizione pulita, equa e competitiva.