Si terrà domenica 3 novembre il ballottaggio per eleggere il prossimo presidente della Moldova
Domenica gli elettori della Moldova saranno chiamati nuovamente alle urne per scegliere il prossimo presidente. In lizza ci sono l'attuale capo di Stato europeista, Maia Sandu, che dovrà battere la concorrenza di Aleksandr Stoianoglo, che invece è favorevole a intessere collaborazioni più strette con la Russia di Vladimir Putin.
L'accusa di influenze russe
“Tre autobus con cittadini moldavi di ritorno dalla Federazione Russa sono arrivati al valico di frontiera di Cahul-Oancea nella notte del 2 novembre”: è quanto si legge sull'agenzia moldava IPN, che cita fonti del Servizio doganale e della Polizia di frontiera.
Sui tre bus viaggiavano 150 persone: “Hanno viaggiato gratuitamente in aereo da Mosca a Istanbul e da lì hanno proseguito il viaggio in autobus - è scritto nella nota - le stesse fonti hanno detto che a Istanbul, i passeggeri portati gratuitamente in aereo dalla Federazione Russa sono stati accolti da tre autobus con numeri di targa moldavi, diretti in Bulgaria. Lì, i passeggeri sono stati trasferiti su altri tre autobus, appartenenti a una società bulgara, con i quali sono arrivati al valico di frontiera di Cahul-Oancea. Dopo aver discusso con i passeggeri, i funzionari doganali hanno scoperto che questi non avevano pagato né il volo né il viaggio in autobus. Nella Federazione Russa sono stati informati che il trasporto è organizzato gratuitamente per i cittadini che vogliono tornare a casa per votare al ballottaggio delle elezioni presidenziali del 3 novembre”.
Al primo turno Sandu avanti con il 42%
Geograficamente e politicamente, la Moldova è stretta infatti tra chi vorrebbe avvicinarsi all'Occidente - e, a termine, entrare a far parte dell'Unione europea - e chi invece preferirebbe un maggiore ancoraggio a Mosca. Non a caso, i risultati del referendum sull'adesione all'Ue tenuto il 20 ottobre hanno mostrato un Paese fortemente diviso, con i sì che hanno prevalso di misura, con il 50,35%.
Al primo turno delle presidenziali, invece, la distanza tra Sandu e Stoianoglo è apparsa notevole, con la presidente in carica che ha ottenuto il 42% delle preferenze, a fronte del 26% raggiunto dal suo sfidante. Tuttavia, nessuno dei due ha superato la soglia del 50%, e per questo si è andati al ballottaggio.
Polemiche sul ruolo di Mosca
Non sono però mancate le polemiche, con in particolare l'oligarca in esilio Ilan Shor accusato di aver pagato 39 milioni di dollari a 130mila elettori al fine di comprarne i voti. Il tutto sarebbe stato effettuato con il sostegno di Mosca (e con transazioni bancarie effettuate attraverso banche russe). Shor ha tuttavia smentito con forza tali accuse. Si sa però che la Moldavia è una nazione particolarmente povera, e molti cittadini potrebbero essere allettati da possibili offerte in denaro in cambio del loro voto.
Da parte sua, il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha allo stesso modo smentito in modo netto le ricostruzioni che vorrebbero la Russia attiva nel tentativo di influenzare le elezioni moldave.