Dopo l'uccisione di un 43enne di origini capoverdiane da parte di un agente a Lisbona, un esponente del partito Bloco de Esquerda è stato accusato da un politico conservatore di aver chiesto di chiudere la polizia, salvo poi aver dovuto ammettere l'errore
L'ex europarlamentare portoghese Paulo Portas ha affermato che un membro del partito anticapitalista Bloco de Esquerda, Fabian Figueiredo, avrebbe chiesto di sciogliere le forze di polizia del proprio Paese. Si tratta di una dichiarazione, pronunciata in tv, che in breve è diventata virale, e che ha seguito la richiesta effettivamente giunta da Figueiredo di accertare le responsabilità nel caso dell'uccisione, da parte delle forze dell'ordine, di un residente di origine capoverdiana. Fatto che ha scatenato un'ondata di proteste a Lisbona (nonostante l'agente sia indagato per omicidio) anche per via delle ricostruzioni contraddittorie diffuse dalla stessa polizia e dall'agente che ha aperto il fuoco.
"Oggi ho sentito un membro del Bloco de Esquerda a affermare: 'Dobbiamo riflettere sul prosieguo dell'attività delle forze di polizia', ha dichiarato Portas, membro del conservatore Partito Popolare. "E se vengo derubato o aggredito? Chi chiamo? Batman?", ha aggiunto.
Come è avvenuta l'uccisione di un 43enne a Lisbona
Il fatto ha suscitato numerose reazioni, come facilmente immaginabile: non soltanto quella di Figueiredo. Il 21 ottobre un cuoco capoverdiano di 43 anni, Odair Moniz, è stato ucciso dall'agente: secondo la polizia una pattuglia aveva "intercettato un individuo che stava fuggendo" nel quartiere periferico di Cova da Moura, poco prima delle 6 del mattino ora locale. Sempre secondo le forze dell'ordine, gli agenti si sarebbero "avvicinati al sospetto, questi ha opposto resistenza all'arresto e ha cercato di aggredirli con un'arma". Inoltre, "uno degli agenti, dopo aver esaurito altri mezzi e sforzi", ha usato un'arma da fuoco e ha sparato.
Tuttavia, l'agente che ha aperto il fuoco ha successivamente dichiarato agli investigatori che non c'era nessuna arma in possesso di Moniz. Anche molti testimoni hanno smentito la ricostruzione della polizia. Così, la Polícia Judiciária, l'organismo nazionale di polizia giudiziaria del Portogallo, ha annunciato di aver messo sotto inchiesta l'agente che ha sparato a Moniz.
Ne è scaturita un'ondata di proteste, con 140 episodi di insubordinazione registrati a Lisbona, dove 23 persone sono state arrestate e sette sono rimaste ferite, secondo la polizia.
Cosa ha detto il politico della sinistra portoghese
Ma in realtà Figueiredo non ha chiesto di cancellare le forze di polizia. Ha piuttosto invitato il governo a riflettere sulla continuità nel metodo con cui vengono gestite le forze dell'ordine, nel caso in cui si dimostri che l'uomo non portava una lama.
"Se verrà dimostrato in tribunale che la dichiarazione della direzione nazionale della polizia contiene gravi falsità, credo che questo meriti una riflessione approfondita da parte del governo e della direzione nazionale della polizia stessa in merito alla continuità della direzione nazionale", ha detto Figueiredo.
Dopo il botta e risposta, Portas si è visto costretto a scusarsi per aver mal interpretato le parole di Figueiredo. Lo ha fatto tramite una lettera nella quale che ha dichiarato di aver commesso un errore involontario. Il politico conservatore ha precisato di essere stato tratto in inganno da alcune notizie e di non aver avuto il tempo di approfondire la vicenda prima di andare in onda.