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L'Ue chiede una rapida verifica delle presunte irregolarità nelle elezioni in Georgia

La Commissione europea di Ursula von der Leyen ha invitato la Georgia a indagare "rapidamente" sulle irregolarità elettorali.
La Commissione europea di Ursula von der Leyen ha invitato la Georgia a indagare "rapidamente" sulle irregolarità elettorali. Diritti d'autore  European Union, 2024.
Diritti d'autore European Union, 2024.
Di Jorge Liboreiro
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Le elezioni in Georgia sono state contrassegnate da segnalazioni di intimidazioni, coercizioni e compravendita di voti, che hanno spinto l'Ue a chiedere indagini rapide

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L'Unione Europea ha esortato le autorità georgiane a indagare "in modo rapido, trasparente e indipendente" sulle irregolarità segnalate nelle elezioni parlamentari di sabato. Lo scrutinio, molto seguito, ha visto il partito al potere, Sogno georgiano, conquistare la maggioranza dei seggi con il 54 per cento dei voti, seguito a distanza da diversi partiti di opposizione.

Una missione di osservazione congiunta guidata dall'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) ha dichiarato che le elezioni sono state "ben organizzate e ordinate", ma ha riscontrato un "ambiente teso" e "diffuse segnalazioni di pressioni sugli elettori", compresi casi di intimidazione, coercizione e compravendita di voti che hanno "compromesso" la segretezza del voto.

Il premier georgiano minimizza le accuse di irregolarità nelle elezioni

"Queste irregolarità devono essere chiarite e affrontate. È un passo necessario per ricostruire la fiducia nel processo elettorale", hanno affermato la Commissione europea e l'Alto rappresentante per gli Affari esteri dell'Ue Josep Borrell in una dichiarazione congiunta, sottolineando la necessità di un "dialogo costruttivo e inclusivo in tutto lo spettro politico".

Il primo ministro Irakli Kobakhidze ha cercato di minimizzare le accuse, dicendo alla Bbc che le elezioni sono state "in linea con i principi legali" e che "le irregolarità accadono ovunque, in ogni Paese". La presidente Salome Zourabichvili ha invece denunciato una "totale falsificazione" dei voti sotto l'influenza russa e ha invitato i cittadini a protestare.

Le relazioni tra l'Ue e la Georgia si sono gravemente deteriorate sotto il governo di Kobakhidze, facendo deragliare le aspirazioni del Paese, a lungo coltivate, di entrare a far parte del blocco.

Bloccato il processo di adesione all'Ue della Georgia a causa della "legge russa"

Bruxelles ha censurato Sogno georgiano per aver introdotto una legge che indebolisce la democrazia del Paese ed emula l'autoritarismo russo. Una legge molto controversa che crea un registro pubblico dei media e delle Ong finanziati dall'estero e che ha spinto i leader dell'Ue a congelare il processo di adesione della Georgia. La minaccia del partito al governo di mettere al bando i suoi principali oppositori e una nuova legge che limita i diritti Lgbt hanno alimentato ulteriori critiche.

"L'Ue invita la Georgia ad adottare riforme democratiche, globali e sostenibili, in linea con i principi fondamentali dell'integrazione europea", si legge nella dichiarazione congiunta. "In questo contesto, l'Ue ricorda che qualsiasi legislazione che metta a repentaglio i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini georgiani e sia contraria ai valori e ai principi su cui si fonda l'Ue deve essere abrogata".

Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha usato un linguaggio simile per esortare le autorità georgiane ad affrontare "seriamente" le irregolarità. Michel ha detto che i leader dell'Ue "stabiliranno i prossimi passi nelle nostre relazioni con la Georgia" quando si incontreranno la prossima settimana a Budapest e discuteranno gli ultimi sviluppi. Tuttavia, non è chiaro se i 27 capi di Stato e di governo riusciranno a serrare i ranghi e a costruire un fronte unito.

Il co-ospite del vertice, il premier ungherese Viktor Orbán, è stato il primo a congratularsi con Kobakhidze e il suo partito per la loro "schiacciante vittoria". Poco dopo, l'ufficio di Orbán ha annunciato che si sarebbe recato in Georgia per incontrare il primo ministro.

I diplomatici di Bruxelles sono esasperati dalla diplomazia a ruota libera di Orbán, che ha scatenato un boicottaggio contro la presidenza dell'Ungheria. Tuttavia, tutti i leader, compresi Charles Michel e Ursula von der Leyen, dovrebbero partecipare al vertice di Budapest.

Il viaggio di Orbán a Tbilisi "si svolge esclusivamente nel quadro delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Georgia", ha dichiarato lunedì un portavoce della Commissione europea. "Il primo ministro Orbán non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell'Ue per visitare Tbilisi".

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