Un monumento dedicato alle vittime coreane di abusi sessuali durante la seconda guerra mondiale ha provocato una polemica internazionale. La statua si trova nel quartiere Mitte di Berlino
Una Ong coreana della diaspora ha dichiarato che farà causa a un'autorità locale di Berlino per far restare al posto nel quale si trova una statua che ricorda le vittime che hanno subito abusi sessuali per mano dei soldati giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
Il Giappone ha chiesto per anni la rimozione de simbolo e alcuni politici tedeschi si sono schierati dalla parte del Paese.
L'Ong Korea Verband afferma che il monumento, noto come la statua della pace, non è un simbolo solo per le vittime della seconda guerra mondiale, molte delle quali erano donne coreane chiamate "Comfort Women".
"Nella storia, credo che ogni donna possa immaginare cosa può accadere in tempo di guerra se non sei protetta e i soldati vengono a violentarti. Quindi ogni donna può identificarsi con la statua della pace", ha dichiarato Nataly Han, Ceo di Korea Verband.
Il monumento è stato eretto quattro anni fa vicino al museo del Korea Verband. Il Giappone ha presto sollevato il problema con il governo tedesco e con i funzionari locali.
Il distretto ha ammesso che la statua deve essere tolta entro la fine di ottobre, sottolineando che ci sono dei limiti di tempo per l'arte temporanea in luoghi pubblici.
Il distretto ha detto a Euronews che sia i funzionari giapponesi che quelli coreani hanno visitato il suo ufficio, minacciando un peggioramento delle relazioni con la Germania.
Il distretto afferma che sono stati messi in discussione gli aiuti all'Ucraina e la possibile interruzione del rapporto di gemellaggio tra Tokyo e Berlino. Ma il Giappone smentisce e afferma di non aver mai suggerito di porre fine a tale rapporto.
Una rappresentazione "unilaterale"
In un comunicato stampa di maggio, il sindaco di Berlino ha definito la statua una rappresentazione unilaterale dopo un incontro a Tokyo con il ministro degli Esteri giapponese.
Il governo locale di Berlino ha dichiarato a Euronews che sta discutendo con il distretto e col governo federale per sostituire la statua con un monumento commemorativo più generale per le donne che hanno subito violenza sessuale durante i conflitti.
Il Senato accoglierebbe con favore la proposta poiché il tema è di "grande importanza commemorativa e socio-politica", ha dichiarato la portavoce del Senato di Berlino Christine Richter.
"Tokyo e Berlino godono di ottimi rapporti da 30 anni, riaffermati durante la visita del sindaco di Berlino a Tokyo quest'anno".
Un esperto di relazioni tedesco-giapponesi ha detto che il governo sta dando priorità ai legami economici e di sicurezza con il Giappone rispetto a quelli con la Corea del Sud.
“Penso che entrambi i partner debbano essere trattati allo stesso modo e finora il caso della statua della pace a Berlino manca un po' di quell'approccio cauto ed equilibrato”, ha dichiarato Felix Doege, ricercatore associato del Dipartimento di Politica dell'Asia Orientale della Ruhr-Universität Bochum.
Una fonte del Ministero degli Esteri ha dichiarato a Euronews che la libertà di opinione e delle arti è fondamentale per la costituzione tedesca.
"La statua di Berlino-Moabit è di competenza del distretto locale berlinese del Mitte. Il Ministero degli Esteri non può dare agli Stati federali e ai Comuni istruzioni in merito:, ha dichiarato la fonte.
L'ambasciata giapponese ha dichiarato a Euronews che la statua ignora gli sforzi di Tokyo per le "Comfort Women".
Nel 2015, Giappone e Corea del Sud hanno raggiunto un accordo per porre fine alla controversia, con le scuse di Tokyo che ha donato 8,1 milioni di euro a un fondo a sostegno delle vittime.
"Il contenuto dell'iscrizione che accompagna la statua attualmente installata nel quartiere Mitte è unilaterale, non considera nessuno degli sforzi sinceri del Giappone sulla questione e contiene anche descrizioni imprecise", ha dichiarato l'ambasciata a Euronews.
"Mentre il governo giapponese spera che le persone di tutte le origini vivano insieme in pace e armonia in altri Paesi, è preoccupante che l'istituzione della statua possa portare divisione e conflitto nelle relazioni pacifiche tra le comunità giapponese e coreana, lasciando una grave cicatrice. Infatti, ha causato disordini anche a Berlino”.
Una petizione per mantenere la statua ha raccolto tremila firme.
“Non è solo il nostro desiderio, ma anche quello di molte persone che vivono in quest'area, che vogliono mantenere la statua della pace”, ha dichiarato Nataly Han.