La Nato subirà "l'attacco del Cremlino entro fine decennio", secondo quanto affermano i servizi segreti tedeschi. Parole smentite da Mosca
La Russia potrebbe "sferrare un attacco contro la Nato entro la fine del decennio", ha dichiarato il presidente del Servizio federale di intelligence (Bnd) tedesco Bruno Kahl.
"Che ci piaccia o no, siamo in un conflitto diretto con la Russia", ha detto Khal lunedì durante l'audizione annuale del Comitato di controllo del Bundestag a Berlino.
Il capo del Bnd ha spiegato che il Presidente russo Vladimir Putin "ha dichiarato il suo nemico molto tempo fa" e che "il conflitto militare diretto con la Nato sta diventando un'opzione per la Russia".
Erano presenti anche il capo dell'Ufficio federale per la protezione della Costituzione, Thomas Haldenwang, e il capo del Servizio militare di controspionaggio, Martina Rosenberg.
I tre funzionari hanno parlato di un potenziale pericolo per la Nato e per il futuro della Germania. Haldenwang ha dichiarato che le attività russe "hanno raggiunto negli ultimi mesi un livello che dovrebbe essere un campanello d'allarme per tutti".
Ha detto che il suo ufficio ha osservato "azioni aggressive" da parte dei servizi segreti russi e che lo spionaggio e il "sabotaggio" sono aumentati in termini di scala e gravità.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito le osservazioni, in un colloqui con i giornalisti a Mosca ai quali ha detto che la Russia non ha mai spostato "infrastrutture militari" verso i Paesi della Nato.
"Dire che sono le forze armate russe a rappresentare un pericolo è assolutamente sbagliato, illogico e contraddice l'intero corso della storia, che ha portato al confronto che stiamo vivendo tutti insieme", ha dichiarato.
Mosca è in guerra con l'Ucraina da quando ha invaso il Paese all'inizio del 2022, una mossa che il Cremlino ha in parte giustificato con il desiderio di Kiev di entrare a far parte dell'alleanza atlantica con la presunta influenza dell'Occidente sul Paese dell'Europa orientale.
La Russia non ha mai fornito prove a sostegno delle sue affermazioni.
La Nato di Mark Rutte sostiene l'Ucraina
Il segretario generale della Nato appena nominato, Mark Rutte, ha ribadito il sostegno dell'organizzazione all'Ucraina durante una visita a Kiev a ottobre.
Ha detto ai giornalisti che "ariverà il giorno in cui l'Ucraina sarà un membro ella Nato a pieno titolo" e che Mosca sta portando avanti una "guerra illegale".
A giugno, la ministra dell'Interno tedesca Nancy Faeser ha dichiarato che Berlino sta combattendo contro minacce interne ed esterne e che la situazione della sicurezza "resta tesa".
In quell'occasione, Faeser ha detto che la guerra della Russia in Ucraina continua a mettere "in discussione la pace e l'ordine europeo" e che il Cremlino ha usato i suoi servizi segreti per spiare la Germania.