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Guerra Russia-Ucraina, invasione della regione di Kursk: Mosca rifiuta colloqui di pace

Veicoli militari alla frontiera russo-ucraina nella regione di Sumy
Veicoli militari alla frontiera russo-ucraina nella regione di Sumy Diritti d'autore Evgeniy Maloletka/Copyright 2020 The AP. All rights reserved
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Di Euronews Agenzie:  AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Kiev si è rifiutata di discutere un accordo di pace con il Cremlino a meno che non preveda il ritiro completo delle truppe russe da tutte le aree occupate, compresa la penisola di Crimea. Allo stesso modo, Mosca dopo l'ingresso dell'esercito ucraino sul proprio territorio, dice no ai negoziati

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Dopo l'incursione delle forze ucraine nel territorio russo, Mosca ha deciso di mettere in stand-by i colloqui di pace tra con Kiev. Ad annunciarlo è stato il diplomatico russo Rodion Miroshnik, che in una conferenza stampa dedicata ai "crimini di guerra del regime ucraino" ha spiegato che l'ipotesi di sedersi a un tavolo negoziale è stata accantonata dopo gli attacchi subiti nella regione di Kursk, definiti "azioni terroristiche". "Condurre negoziati con una controparte di questo tipo oggi è semplicemente innaturale", ha aggiunto.

Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia all'inizio del 2022, le autorità di Kiev si sono rifiutate di discutere qualsiasi accordo di pace a meno che non preveda il ritiro completo delle truppe di Mosca da tutte le aree occupate, compresa la Crimea, annessa unilateralmente dal Cremlino nel 2014.

Belgorod dichiara lo stato di emergenza

Nel frattempo, una seconda regione russa di confine, quella di Belgorod, ha dichiarato lo stato di emergenza, mentre le forze ucraine continuano la loro operazione nel territorio della nazione euro-asiatica, giunta ormai alla seconda settimana. Il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, ha descritto la situazione come "estremamente difficile e tesa", affermando che le forze ucraine hanno distrutto case e provocato vittime civili, inquietando la popolazione locale.

Circa cinquemila bambini sono stati trasferiti in aree sicure, ha aggiunto Gladkov parlando attraverso Telegram. Il giorno precedente aveva riferito che circa 11mila persone erano fuggite dalle loro case, e circa mille erano rimaste in centri di accoglienza temporanei. Nessuna di tali affermazioni ha potuto tuttavia essere confermata in modo indipendente.

L'attacco ucraino a sorpresa sul territorio russo, iniziato il 6 agosto, ha scosso il Cremlino. L'operazione rappresenta il più grande attacco alla Russia dalla Seconda Guerra Mondiale e potrebbe coinvolgere fino a 10mila soldati, sostenuti da blindati e artiglieria, secondo analisti militari. Sabato scorso era stato dichiarato lo stato di emergenza a Kursk.

Zelensky: "L'operazione Kursk punta a risollevare lo spirito degli ucraini"

Un portavoce del ministero degli Esteri ucraino ha dichiarato martedì che Kiev non ha intenzione di occupare il territorio russo che dice di controllare. L'obiettivo è impedire alla Russia di lanciare missili in Ucraina da Kursk. Non è chiaro come e quando - né se - l'Ucraina tenterà di uscire dal territorio che ha conquistato. L'esercito di Kiev sostiene di controllare 74 insediamenti, villaggi o frazioni, nella regione di Kursk. I funzionari russi affermano che più di 100mila persone sono state evacuate, soprattutto da Kursk.

L'Institute for the Study of War, un think tank statunitense, ritiene che sia improbabile che l'incursione modifichi le dinamiche della guerra: "Le autorità russe probabilmente rimarranno contrarie a ritirare le unità militari impegnate a Donetsk, e probabilmente continueranno a dispiegare un numero limitato di forze a Kursk", ha spiegato.

Per la prima volta un'emittente ucraina mostra un video affermando che le riprese arrivano dal territorio russo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha precisato che l'operazione di Kursk ha anche lo scopo di risollevare lo spirito del Paese dopo 900 giorni di guerra e di unire la popolazione facendo leva su una rinnovata fiducia nelle capacità militari dell'Ucraina. "Ora tutti noi in Ucraina dovremmo agire in modo unito ed efficace come abbiamo fatto nelle prime settimane e nei primi mesi di questa guerra, quando l'Ucraina ha preso l'iniziativa e ha iniziato a trasformare la situazione a vantaggio del nostro Stato", ha dichiarato il capo di Stato di Kiev. Secondo il quale "abbiamo dimostrato ancora una volta che noi, ucraini, siamo in grado di raggiungere i nostri obiettivi in qualsiasi situazione - in grado di difendere i nostri interessi e la nostra indipendenza".

Per la prima volta dall'inizio del conflitto, intanto, un'emittente ucraina ha pubblicato un video che afferma sia stato girato sul territorio russo, in particolare nella città di Sudzha, situata a circa dieci chilometri dal confine. Nel filmato si possono vedere colonne militari russe andate a fuoco lungo le strade, nonché soldati ucraini intenti a consegnare aiuti umanitari alla popolazione e a togliere da un edificio pubblico le bandiere della Russia.

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