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Francia, la candidata di Renaissance Yaël Braun-Pivet rieletta presidente dell'Assemblea nazionale

La presidente dell'Assemblea nazionale francese Yaël Braun-Pivet
La presidente dell'Assemblea nazionale francese Yaël Braun-Pivet Diritti d'autore Michel Euler/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Michel Euler/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Dopo tre turni di votazioni, l'Assemblea nazionale francese ha rieletto presidente la candidata di Renaissance, Yaël Braun-Pivet, per pochi voti di scarto rispetto al candidato del Nuovo fronte popolare, il comunista André Chassaigne. L'esito influirà con ogni probabilità sulla nomina del premier

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Con 221 voti, la candidata dell'alleanza presidenziale Yaël Braun-Pivet è stata riconfermata presidente dell'Assemblea nazionale francese per un secondo mandato. Il più votato dopo di lei, con 207 voti è stato il leader del partito comunista André Chassaigne, dell'alleanza di sinistra Nuovo fronte popolare (Nfp), seguito dal candidato del Rassemblement national Sébastien Chenu, con 141 voti.

L'elezione è stata possibile solo al terzo scrutinio, quando è richiesto il parere positivo della maggioranza relativa dell'Assemblea, e non quella assoluta come nelle prime due votazioni.

Il processo è cominciato alle 15:00. Al primo turno Chassaigne aveva ottenuto la maggioranza con 200 voti, contro i 124 di Braun-Pivet e i 142 di Chenu, mentre Charles de Courson (Liot, centro) si era fermato a 18 preferenze, Philippe Juvin (Les Républicains) a 48, e Naïma Moutchou (Horizons) a 38 voti.

La situazione era cambiata al secondo turno, quando a ottenere la maggioranza relativa (210 voti) era stata la candidata di Renaissance, grazie alla rinuncia di Moutchou e Juvin. Già eletta nel 2022 Braun-Pivet era stata la prima donna ad accedere a questa carica nel Paese.

Perché l'elezione del presidente dell'Assemblea nazionale francese è importante

Il voto di giovedì è importante perché probabilmente determinerà la nomina del futuro primo ministro. La decisione rivela inoltre i primi segni di potenziali alleanze tra i diversi blocchi.

Se la coalizione di sinistra fosse riuscita a eleggere qualcuno del suo partito, il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe probabilmente dovuto nominare un premier di sinistra. Ora che la presidenza è stata ottenuta dalla candidata di Renaissance Braun-Pivet questo nodo rimane da sciogliere.

Intanto i 143 deputati del Rn e i loro alleati stanno già puntando a posizioni chiave, come le vicepresidenze o il posto di capo della Commissione Finanze, che saranno in gioco venerdì e sabato.

Quali sono i compiti del presidente dell'Assemblea nazionale francese

Il presidente dell'Assemblea nazionale è la quarta carica del governo francese e ha il compito di guidare i dibattiti in aula. Può inoltre nominare tre membri del Consiglio costituzionale, un membro del Consiglio superiore della magistratura e tre membri del Consiglio superiore dell'audiovisivo.**

Per essere eletto, un candidato deve ricevere la maggioranza assoluta dei voti dei 577 deputati dell'Assemblea nazionale al primo o al secondo turno di votazione.

In caso contrario, viene organizzato un terzo turno e vince il candidato che ottiene la maggioranza relativa.

Chi erano i potenziali candidati alla presidenza dell'Assemblea nazionale francese

I deputati del partito di sinistra Nfp avevano già chiarito che avrebbero fatto tutto il possibile per impedire al Rn di occupare posizioni chiave, ha dichiarato martedì ai giornalisti Cyrielle Chatelain, presidente dei Verdi all'Assemblea Nazionale.

Da mercoledì sera, solo pochi altri candidati avevano dichiarato ufficialmente di essere in corsa per la presidenza dell'Assemblea Nazionale.Tra questi, la presidente uscente Yaël Braun-Pivet, dello schieramento di Macron, che sperava di mantenere il suo seggio con l'appoggio del partito di destra più conservatore Lr.

Anche il centrista Charles de Courson, 72 anni, si era presentato come candidato.

L'estrema destra Rn ha annunciato martedì pomeriggio che il suo deputato Sébastien Chenu sarebbe stato il candidato, anche se con poche possibilità di vittoria.

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