I giudici europei hanno tolto Petr Aven e Mikhail Fridman dalla blacklist stilata dall'Unione per sanzionare i responsabili dell'invasione in Ucraina. I due miliardari, soci del conglomerato Alfa group erano stati ritenuti vicino a Putin
Il Tribunale dell'Ue ha annullato le sanzioni a Petr Aven, con cittadinanza russa e lettone, e Mikhail Fridman, con cittadinanza russa e israeliana, due importanti soci dell'Alfa Group, un conglomerato comprendente la Alfa Bank, una delle principali banche russe.
I due imprenditori erano stati inseriti nella blacklist Ue dal Consiglio perché ritenuti associati ad altre persone colpite da misure restrittive, nonché allo stesso Vladimir Putin. Secondo il Consiglio hanno fornito sostegno materiale o finanziario ai decisori russi, e hanno sostenuto azioni e politiche che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina.
Aven e Fridman hanno invece sostenuto che gli elementi di prova forniti dal Consiglio non siano attendibili né credibili, e che le valutazioni di quest'ultimo siano erronee. Il Tribunale ha accolto i ricorsi e ha annullato sia gli atti iniziali sia gli atti di mantenimento negli elenchi di persone colpite da misure restrittive per il periodo compreso tra il 28 febbraio 2022 e il 15 marzo 2023.
Il Tribunale ha ritenuto che nessun argomento della motivazione contenuta negli atti iniziali sia sufficientemente suffragato e che l'inserimento di Aven e Fridman negli elenchi controversi non fosse quindi giustificato. Per quanto riguarda gli atti di mantenimento, il Tribunale dichiara che il Consiglio non ha fornito alcun elemento di prova ulteriore rispetto a quelli sui quali si era fondato nell'ambito degli atti iniziali.