Mentre i Paesi del G7 mettono a punto una strategia comune, nella città belga di Anversa, capitale mondiale del commercio del settore, monta la preoccupazione
Se un diamante è per sempre, quelli russi potrebbero avere i giorni contati. A 15 mesi dall'inizio della guerra in Ucraina, l'Unione europea non ha ancora sanzionato le pietre preziose provenienti dalla Russia, ma la questione è oggetto di dibattito da tempo e a breve potrebbe esserci una svolta.
Strategia congiunta
Anche se durante l'ultimo vertice del G7 non è stato concordato nessun divieto di importazione, I paesi economicamente più avanzati del mondo hanno promesso di occuparsi della questione, cominciando con il mettere a punto una nuova tecnologia che permetterebbe di verificare l'origine delle gemme.
Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha promesso di ridurre il commercio dei diamanti russi, ma il suo Paese, il Belgio, si è opposto in passato alle misure restrittive.
L'80% dei diamanti grezzi del mondo, infatti, viene commerciato nella città di Anversa, in Belgio. Naturale che la questioni preoccupi non poco gli addetti ai lavori del World Diamond Center.
Tom Neys, responsabile delle relazioni con imedia, afferma a Euronews che le sanzioni funzioneranno solo se saranno globali. "Se l'Unione Europea decidesse di agire in autonomia, sarebbe un dramma per Anversa. Perché significa che il resto del mondo, a cui non interessano le sanzioni, questa è la realtà, continuerà a commerciare diamanti russi. In pratica non ci sarà nessun impatto sull'economia russa".
Anversa si prepara
In caso di misure restrittive, avverte, il mercato dei diamanti potrebbe spostarsi verso Paesi meno vigili riguardo all'origine delle pietre preziose e al riciclaggio di denaro collegato. Il business del resto è ricco: la Russia produce da sola circa il 30% dei diamanti mondiali, quasi tutti attraverso la società statale Alrosa.
Alcuni gioiellieri, intanto, hanno già cambiato fornitori sotto richiesta dei propri clienti, come Ilana Brandwain, fondatrice di Nobel Fine Jewellery. I diamanti che vende adesso arrivano da altri luoghi, come Stati Uniti, Francia o Canada.
"È molto difficile conoscere l'origine di un diamante lavorato, ma ovviamente ho commerciato diamanti russi in passato. Ora il mercato è molto più severo qui ad Anversa. Tutte le grandi case di gioielleria, che operano qui, non usano diamanti russi perché glielo hanno richiesto i loro clienti."