Budapest: "L'Unione europea trattiene ingiustamente i fondi destinati all'Ungheria"

Hungarian PM Viktor Orban, UN Secretary General Antonio Guterres, Italian PM Giorgia Meloni and European Commission President Ursula von der Leyen in Brussels, March 23, 2023.
Hungarian PM Viktor Orban, UN Secretary General Antonio Guterres, Italian PM Giorgia Meloni and European Commission President Ursula von der Leyen in Brussels, March 23, 2023. Diritti d'autore AP Photo/Olivier Matthys
Di Alice Tidey & Sandor Zsiros & Lazlo Arato
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Bruxelles sta attualmente trattenendo quasi 28 miliardi di euro di fondi Ue e Budapest non riceverà nulla finché non attuerà le 27 "pietre miliari" negoziate con la Commissione

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L'Ungheria ha accusato la Commissione europea di prevenzione nei suoi confronti "per ragioni politiche" e di trattenere "ingiustamente" i fondi dell'Ue.

Per il ministro degli Esteri, Péter Szijjártó, una legge recentemente adottata dal Parlamento ungherese soddisfa i requisiti della Commissione perché rafforza l'indipendenza giudiziaria nel Paese e dovrebbe quindi portare a uno scongelamento dei fondi Ue.

"È chiaro che i commissari che esprimono costantemente nuovi dubbi sull'impegno dell'Ungheria - dice il ministro - sono semplicemente prevenuti nei nostri confronti per motivi politici e stanno trattenendo i nostri fondi in modo ingiusto, senza alcuna base giuridica".

Bruxelles sta attualmente trattenendo quasi 28 miliardi di euro di fondi Ue: ciò include l'intera quota ungherese dei fondi di coesione per il periodo 2021-2027 e quella relativa al programma di ripresa post-Covid.

Per sbloccare tutto il denaro, Budapest deve attuare le 27 cosiddette "super pietre miliari", di cui quattro relative all'indipendenza della magistratura, 21 nell'ambito del meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto e due ulteriori sull'audit e la rendicontazione dei fondi Ue.

La legge adottata, che dovrebbe entrare in vigore a giugno, è stata descritta da un portavoce della Commissione come "un buon passo nella giusta direzione, tuttavia non è la fine del processo". 

La nuova normativa consentirebbe a Budapest, dopo aver adottato ulteriori misure operative, di ricevere 13 miliardi di euro del fondi di coesione trattenuti (spalmati su più anni).

La battaglia chiave riguarderà la cosiddetta legge sulla protezione dell'infanzia, che vieta le rappresentazioni dell'omosessualità e la assegnazione di genere nei contenuti dei media e nel materiale educativo indirizzato a un pubblico di età inferiore ai 18 anni.

La legge è stata ampiamente criticata come anti-Lgbt e ha spinto la Commissione e 15 Stati membri ad intentare causa contro l'Ungheria.

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