Un "Tribunale di Norimberga" per Putin

Il procuratore generale ucraino stime oltre 65mila crimini di guerra dall'inizio del conflitto
Il procuratore generale ucraino stime oltre 65mila crimini di guerra dall'inizio del conflitto Diritti d'autore Evgeniy Maloletka/AP
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Di Isabel Marques da SilvaVincenzo Genovese
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L'istituzione di un organismo specifico per giudicare l'operato del Cremlino è richiesta a gran voce dall'Ucraina e dalle istituzioni europee. Ma non è semplice realizzarlo e la Corte penale internazionale non ha giurisdizione sulla Russia

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La Commissione e il Parlamento europeo vorrebbero l'istituzione di un tribunale speciale per giudicare il presidente russo Vladimir Putin e l'elite del Cremlino, come avvenne per i gerarchi nazisti dopo la seconda guerra mondiale.

Un tribunale difficile da istituire

Il crimine sarebbe quello di "aggressione" perpetrato contro l'Ucraina, ma il progetto non è facile da realizzare. Soprattutto perché la Russia è uno dei membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che prende le sue decisioni all'unanimità. L'incarico potrebbe essere affidato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, composta dai 193 Paesi del mondo, ma anche questa scelta non è garanzia di successo, come spiega a Euronews Vaios Koutroulis, Professore di diritto internazionale all'Università libera di Bruxelles

"Le risoluzioni votate dall'Assemblea generale dell'Onu non sono vincolanti. Quindi una risoluzione offrirebbe più legittimità a un tribunale a seconda ovviamente della maggioranza che la sostiene. Più ampia è la maggioranza, più legittimità avrà il tribunale. Ma questo non obbliga la Russia a cooperare con il tribunale: è davvero più una questione politica che legale".

La Commissione Europea ha annunciato l'istituzione da luglio di un centro investigativo dedicato alla raccolta di prove per questo crimine.

"Non c'è dubbio che questa operazione militare violi lo Statuto delle Nazioni Unite, ma la difficoltà è che non ci sono precedenti nella raccolta di prove per il crimine di aggressione. Sarà interessante vedere come il centro gestirà la cosa", dice Vaios Koutroulis.

La Corte senza giurisdizione

La Corte penale internazionale dell'Aia sta già indagando sulle accuse di crimini di guerra e genocidio in Ucraina, ma la Russia non riconosce l'autorità di questo tribunale, che invece ha giurisdizione su 123 paesi a livello mondiale, compresi i 27 dell'Unione Europea.

Nemmeno gli Stati Uniti riconoscono la Corte, ma possono comunque collaborarci, spiega l'ambasciatrice statunitense per la giustizia penale globale Beth Van Schaack.

"Gli Stati Uniti non sono membri dello Statuto di Roma, che ha dato vita alla Corte penale internazionale, ma ci sono molti modi in cui possono sostenere il lavoro della Corte. Tra cui un ampio supporto diplomatico o la cattura e il trasferimento dei sospettati".

Washington sarebbe favorevole anche alla creazione di un tribunale speciale, per cui è possibile esplorare diverse ipotesi.

"L'Ucraina potrebbe anche stipulare un trattato con il Consiglio d'Europa, per esempio, o potenzialmente anche con l'Unione Europea per creare un organismo regionale. Oppure creare un tribunale interno al proprio sistema, ma poi consentire a pubblici ministeri internazionali, giudici e altri esperti di occuparne le posizioni. Esistono modelli ibridi di questo tipo in tutto il mondo", spiega l'ambasciatrice.

Intanto, secondo il procuratore generale dell'Ucraina le autorità di Kiev hanno registrato più di 65mila crimini di guerra, tra cui esecuzioni e violenze sessuali, commessi dai russi dall'inizio del conflitto.

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