In un evento organizzato dall'eurodeputata leghista Simona Baldassarre, raccontate decine di esperienze di molestie. L'Eurocamerà dovrà esaminare una direttiva proposta dalla Commissione europea sulla violenza di genere
Un terzo delle donne nell'Unione Europea ha subito almeno una volta nella vita violenza fisica o sessuale, secondo i dati dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali.
Diversi casi avvengono nel mondo della moda e hanno per protagoniste modelle o lavoratrici del settore e per questo alcune delle vittime hanno offerto la propria testimonianza in una conferenza sul tema organizzata dal Parlamento europeo.
La voce delle modelle
"Stiamo combattendo non solo gli abusi sessuali da parte di uomini di potere, in alcuni casi legati alla criminalità organizzata, ma anche un sistema giudiziario che ci impedisce di ottenere giustizia", dice ad esempio Lisa Brinkworth, ex modella e oggi giornalista.
"Lo stupro e l'aggressione sessuale distruggono il senso di identità, sicurezza e fiducia di una persona negli altri", spiega Laurie Marsden, che dalle passerelle è passata a fare la terapeuta
Una delle modelle coinvolte in queste dinamiche, la svedese Ebba Karlsson, ha scritto un libro per raccontare il suo calvario e magari fornire suggerimenti utili alle colleghe.
"Si possono contattare organizzazioni apposite, i loro contatti si trovano facilmente online. Questa è sicuramente la prima cosa da fare. Alle vittime dico: sappiate che non è colpa vostra e che non siete sole. Quando ho iniziato a condividere la mia esperienza, ho capito che non ero sola, che in realtà c'erano tante persone nella mia situazione... ci siamo riuniti tutti e ci siamo resi conto che dovevamo fare qualcosa. Abbiamo un obiettivo, dobbiamo apportare un cambiamento alla legge in modo che le persone come noi possano essere protette".
Lo scorso marzo la Commissione europea ha proposto di trattare la violenza di genere come "un reato particolarmente grave con una dimensione transfrontaliera". La nuova direttiva che affronta il problema, e che sarà esaminata dall'Europarlamento, comprende varie misure per proteggere le donne e per prevenire e perseguire efficacemente diversi tipi di reati, comprese le molestie compiute in rete.
Dovrebbe fissare regole minime per la definizione dei reati e delle sanzioni penali corrispondenti, compresi i termini di prescrizione.
Una necessità più urgente che mai, come spiega a Euronews l'avvocato specializzato Anne-Claire Le Jeune,
"È necessario che le procedure di assistenza alle vittime vengano attuate rapidamente. Cioè quando una vittima viene a sporgere denuncia, questa deve essere subito presa in carico, il fascicolo va immediatamente trasmesso al pubblico ministero e ci dev'essere una risposta adeguata al fatto denunciato. Serve un'armonizzazione a livello europeo, magari poi anche a livello internazionale, per una nuova legislazione".