Secondo il sondaggio svolto tra febbraio e marzo, sono 20 gli stati membri a esprimere una maggioranza di cittadini fiduciosi. Livelli in crescita anche laddove si registra ancora parecchio scetticismo, come in Italia
Nonostante le preoccupazioni e un certo scontento sulla risposta del blocco alla pandemia, la fiducia degli europei nell'UE ha raggiunto un nuovo picco, attestandosi ai livelli più alti in oltre un decennio
A dirlo è un sondaggio Eurobarometro, condotto per conto della Commissione europea e di altri organismi dell'Unione all'inizio di quest'anno; stando al quale, quasi la metà (49%) degli europei ha espresso fiducia nel lavoro di Bruxelles.
I dati, raccolti tra gennaio e febbraio, presentano un forte aumento - circa 6 punti percentuali - riaspetto all'ultimo sondaggio, condotto nell'estate del 2020.
La rilevazione segna anche il più alto livello di fiducia registrato da Eurobarometro a partire dalla primavera del 2008, ovvero pochi mesi prima che la crisi portasse ai minimi storici le simpatie verso le istituzioni comunitarie.
Fiduciosi e sfiduciati
In 20 Stati membri, la maggioranza dei residenti ha dichiarato di aver fiducia nel lavoro dell'Unione: un notevole salto avanti rispetto ai dati registrati in estate, quando 15 stati avevano espresso una maggioranza di "fiduciosi".
I livelli più alti sono stati registrati in Portogallo (78%), Irlanda (74%) e Lituania (70%).
Nel frattempo, a Malta e in Estonia (entrambi 64%) più di sei partecipanti su dieci hanno detto di fidarsi del lavoro svolto dalle istituzioni comunitarie; seguono subito dopo la Danimarca (62%), i Paesi Bassi e la Lettonia (entrambe 61%).
In Ungheria, il 59% degli intervistati ha detto di avere fiducia nell'Unione europea, insieme al 58% dei romeni e degli svedesi, al 56% dei belgi, al 55% dei residenti in Lussemburgo e Slovenia, al 53% di quelli in Bulgaria, al 52% degli spagnoli, al 51% dei croati e al 50% idegli intervistati n Polonia e Slovacchia.
In Germania, una maggioranza relativa ha dichiarato di fidarsi tendenzialmente dell'UE: la percentuale è del 48%, mentre il 44% afferma di "tendere a non fidarsi" del blocco. In Finlandia, l'opinione pubblica risulta equamente divisa tra le due posizioni (50-50)
Una maggioranza di cittadini sfiduciati viene ancora registrata in Grecia (63%), Austria (53%), Repubblica Ceca e Cipro (entrambi 52%), Francia (49%) e Italia (46%).
Ottimismo in crescita
La fiducia nell'UE sembra essere aumentata a livello nazionale in 23 stati membri dell'UE dall'estate.
I ricercatori hanno scoperto che i livelli di fiducia sono aumentati "in modo spettacolare" in Portogallo, dove la fiducia è salita di 22 punti percentuali al 78%.
Anche Malta ha visto un'importante impennata, con un aumento di 19 punti percentuali, insieme all'Italia dove un aumento di 16 punti percentuali porta il livello di fiducia al 44%, e al Belgio e la Repubblica Ceca, che hanno entrambi visto un aumento di 13 punti percentuali portando rispettivamente la fiducia al 56% e al 48%.
La tendenza generale verso una maggiore fiducia si è sviluppata perfino laddove quasi la metà degli europei si è detta insoddisfatta delle misure adottate dall'UE in risposta alla pandemia di COVID-19.
Lo studio di Eurobarometro ha rilevato come il 49% degli intervistati sia insoddisfatto della risposta al coronavirus, rispetto al 43% che si è detto soddisfatto e all'8% di indecisi.
La percentuale più alta di insoddisfazione è stata trovata in particolare in Grecia, il paese con i più alti livelli di sfiducia nell'UE.
Lo studio di Eurobarometro è stato condotto tra il 12 febbraio e l'11 marzo nei 27 stati membri e in altri 12 paesi al di fuori dell'UE.