I negoziati per formare un nuovo governo italiano avranno conseguenze anche nell'Unione Europea. Un accordo tra i Cinque stelle e il Partito Democratico potrebbe migliorare le relazioni con Bruxelles e potrebbe portare alla nomina di un commissario pro europeo
I negoziati per formare un nuovo governo italiano avranno conseguenze anche nell'Unione Europea.
Un accordo tra i Cinque stelle e il Partito Democratico potrebbe migliorare le relazioni con Bruxelles e portare alla nomina di un commissario pro europeo.
"L'Italia tornerebbe cosí a giocare un ruolo centrale nelle politiche interne dell'Europa e le competenze che l'Italia potrebbe ricoprire all'interno della nuova Commissione Europea potrebbero essere rilevanti" spiega in un'intervista a Euronews Michele Nicoletti, professore di filosofia politica, già presidente dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE).
Le relazioni tra Roma e Bruxelles si sono seriamente deteriorate. Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha creato forti tensioni su temi come l'immigrazione, rifiutando lo sbarco ai migranti sul territorio italiano.
La legge finanziaria anche ha incontrato forte disaccordo nell'Unione Europea, Bruxelles ha insistito per frenare un piano di spesa elevato.
Alcuni analisti ritengono sia un altro esempio di come i populisti siano abili nel raccogliere il voto dettato da paure e scontento ma incontrino difficoltà a mantenere le promesse una volta al governo.
"Questo è dimostrato dalla crisi. Salvini alla fine ha deciso di aprire una crisi perchè non voleva assumersi la responsabilità di una manovra finanziaria seria e responsabile. E questa potrebbe essere una lezione importante sia per l'opinione pubblica italiana che per quella europea" afferma Nicoletti.
Dalle elezioni europee, il premier Conte ha cambiato atteggiamento nei confronti dell'Europa. E i Cinque Stelle hanno supportato l'elezione di Ursula Von der Leyen a presidente della Commissione Europea mostrando l'intento di ricostruire un dialogo con l'Europa.