Metà degli europei si dicono preoccupati per la crescita di questo fenomeno
Metà dei cittadini europei ritiene che l'antisemitismo sia un problema nel loro paese, secondo un'indagine condotta nei 28 stati membri dell'UE.
In vista della giornata sull'olocausto il commissario europeo per la giustizia, Vera Jourova, ha affermato che le piattaforme informatiche si sono impegnate a rispettare il Codice di condotta per combattere l'incitamento all'odio.
"Hanno rimosso il 70% dei messaggi che sembravano sospetti. Per me è un buon risultato perché non vogliamo che vengano rimossi al 100%. La libertà di espressione resta fondamentale".
Circa il 36% delle persone intervistate ritiene che l'antisemitismo sia aumentato significativamente negli ultimi 5 anni. Ma la percentuale è molto più alta nei 5 paesi che ospitano grandi comunità ebraiche : Svezia, Germania, Paesi Bassi, Francia e Danimarca.
La presentazione di questo sondaggio è avvenuta martedi al museo ebraico di Bruxelles. La struttura è stata presa di mira da un attacco terroristico che nel 2014 ha ucciso 4 persone.
Per il direttore del museo, Pascale Falek Alhadeff "È essenziale ora più che mai non avere un discorso semplicistico. Bisogna organizzare mostre, attività culturali ed educative che cerchino di spiegare l'ebraismo e quello che ha di universale".
Nell'ultimo vertice europeo a dicembre i 28 leader hanno approvato una Dichiarazione sulla lotta all'antisemitismo. Hanno riconosciuto che è un fenomeno in crescita e hanno promesso di cooperare la Commissione europea per creare un gruppo di lavoro che metta in pratica la dichiarazione.