Condannato in appello Iñaki Urdangarin, per il caso di corruzione "Noos"
E' stato condannato in appello a cinque anni e dieci mesi di carcere Iñaki Urdangarin, cognato del re di Spagna, Felipe VI, accusato di corruzione, nel cosiddetto "caso Noos". La pena è di poco inferiore a quella di primo grado (sei anni e tre mesi), ma c'è la possibilità che il marito dell'Infanta Cristina finisca in prigione, anche se i suoi avvocati potrebbero ancora ricorrere alla Corte costituzionale spagnola.
Lo scandalo Noos era scoppiato nel 2011, quando Urdangarin era stato incriminato, per aver deviato fondi pubblici per 6 milioni di euro, attraverso l'omonima fondazione sportiva diretta insieme al suo socio Diego Torres. L'ex campione di pallamano, lo scorso anno era stato riconosciuto colpevole di concorso in evasione fiscale, corruzione, frode, malversazione e riciclaggio, mentre la moglie era stata assolta. In Tribunale, visto che il fratello Felipe da allora l'ha esclusa da ogni impegno pubblico e ruolo di rappresentanza.