La richiesta della Catalogna rivolta alla Commissione europea di fare da mediatore tra Madrid e Barcellona è molto controversa
La crisi politica in Catalogna divide gli europarlamentari. Dopo la dichiarazione di indipendenza da parte del presidente Catalano Puidgemont alcuni deputati ritengono necessario un intervento europeo. “Il dialogo è ciò di cui abbiamo bisogno. C‘è stata l’occasione quando il presidente del governo catalano Puigemont ha evitato di emettere una dichiarazione unilaterale di indipendenza e quando Mariano Rajoy, il premier spagnolo, si è astenuto dalla sospensione dell’autonomia catalana. Ora i due primi ministri devono parlare e se non prendono l’iniziativa, forse spetta alla Commissione europea offrire i propri servizi per ripristinare il dialogo”.
Per il deputato spagnolo socialista Juan Fernando López aguilar, invece, quella catalana è una questione interna che non può essere risolta attraverso la mediazione delle istituzioni europee.
“La risposta non è una mediazione: non è il ruolo dell’Unione europea, anzi, l’Unione europea è stata coerente e ha inviato un messaggio chiaro: non c‘è posto per una repubblica catalana autoproclamata, un nuovo Stato membro dell’Unione europea”.
Una posizione ribadita anche mercoledì dall’esecutivo europeo, che ha invitato le forze politiche a trovare una soluzione nell’ambito della Costituzione spagnola.