La crisi in Ucraina e l’incertezza sul futuro economico della Grecia pesano sulla stabilità dell’Unione europea. L’una spinge all’esterno dei confini
La crisi in Ucraina e l’incertezza sul futuro economico della Grecia pesano sulla stabilità dell’Unione europea. L’una spinge all’esterno dei confini comunitari, l’altra rischia di far implodere le relazioni tra gli stessi Paesi membri. Sembra averlo capito bene Angela Merkel, che dopo aver mediato tra Obama, Putin e Poroshenko per arrivare all’accordo – non vincolante- sul cessate il fuoco nell’Est dell’Ucraina è volata a Bruxelles per partecipare al primo summit tra iu 28 leader Ue dell’anno e anche il primo di Alexis Tsipras. Dopo giornate fosche e minacce più o meno velate, Atene sembra incassare le prime aperture dagli altri Stati membri sulla possibilità di rivedere il piano economico firmato nel 2011 con la Troika. Dal summit Ue l’ok alla creazione di un team di specialisti Ue e del FMI cui spetterà l’analisi delle proposte di Atene e la loro sostenibilità rispetto agli impegni sottoscritti dalla Grecia con i propri creditori.