2013: l'anno europeo dei cittadini

Camille, Lione, Francia: “Il 2013 è l’anno europeo dei cittadini. Che cosa significa per noi tutti?”
La deputata europea Antigoni Papadopoulou: “Vent’anni dopo il Trattato di Maastricht che ha stabilito la cittadinanza europea, 500 milioni di cittadini non sono consapevoli dei loro diritti: il diritto di circolare liberamente nel territorio dell’Unione, di lavorare liberamente, di scambiare idee, di viaggiare tra un paese e l’altro e di beneficiare dell’assistenza diplomatica.
I cittadini europei hanno il diritto di rivolgersi alla Commissione delle Petizioni presso il Parlamento europeo e di ricorrere al Mediatore europeo. E possono trovare risposte ai problemi che riguardano la politica comunitaria interpellando le istituzioni europee.
Il nostro compito è fare in modo che l’anno europeo dei cittadini non sia soltanto un’occasione celebrativa, ma un anno in cui vengano adottate iniziative concrete. In un momento di crisi sociale, politica ed economica, è fondamentale che i cittadini siano consapevoli dei loro diritti e possano farli valere.
Crediamo anche nella democrazia partecipativa. Bruxelles è oggi un po’ troppo lontana dai cittadini. Molti si lamentano di non essere a conoscenza di come siano prese le decisioni che riguardano la vita di tutti, affermano che non c‘è abbastanza trasparenza. In questo anno europeo dei cittadini, vogliamo cooperare con le Ong, con le associazioni femminili, i gruppi giovanili e i parlamenti nazionali, per accrescere la consapevolezza e assicurarci che 500 milioni di europei sappiano che cosa comporta la cittadinanza europea”.
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Ringraziamo il ISEG