Domanda di Julia, Lione, Francia:“Buongiorno mi chiamo Julia. Vorrei sapere se è possibile creare un sistema di previdenza sociale unico in Europa?”
Risponde Yves Jornes, docente di diritto sociale europeo, Università di Ghent:“L’idea di un sistema di previdenza sociale comunitario non è una novità. Sono almeno 50 anni, da quando la Comunità europea è stata creata, che ci pensiamo. Abbiamo però scelto di non farlo. Perché? Perché ci siamo detti che le differenze tra i costi dei salari sarebbero stati compensati dai diversi livelli di produttività, e quindi non c’era bisogno di fissare degli standard europei. Gli Stati membri sono rimasti competenti per i vari sistemi di previdenza sociale. È grazie al diritto europeo che oggi tutti possono farsi curare dove vogliono all’estero e che i programmi di assistenza sociale sono aperti a tutti i cittadini europei. Su quale base giuridica poi poggerebbe una previdenza sociale europea? E l’Unione europea possiede le competenze per realizzarla? I principi di sussidiarietà e proporzionalità, potrebbero rappresentare degli ostacoli. E soprattutto, è necessario fare tutto questo? Come si dovrebbe agire? Andiamo alla ricerca di un comun denominatore di tutti i sistemi sociali europei? Ne risulterebbe un abbassamento del livello di diritto, e non vale la pena perdere diritti per una cosa del genere. Si tratta più di un sogno che di una necessità e ci sono troppi ostacoli”.
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