L'istruzione in Europa

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Di Euronews
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Ringraziamo il ISEG

Una telespettatrice, Léonore da Chambéry, chiede a U talk:

“Perché l’Europa non ha un armonico sistema d’istruzione?”.

Le risponde Denis Poizat, Université Lumière, Lyon:

“L’armonizzazione dei sistemi educativi europei è una vecchia questione. Era stata posta sin dal Trattato di Roma, attraverso il tema della formazione professionale: il mondo industriale voleva gente più qualificata, più produttiva. Ma la questione, in particolar modo, della formazione scolastica non si era posta in maniera cosi evidente come oggi”.

“Oggi l’Europa non può obbligare gli Stati membri ad avere un sistema educativo simile – dalle materne sino all’università – o che sia pienamente armonico come all’interno del singolo Stato”.

“L’Europa può solo incoraggiare i Paesi membri in nome del principio di sussidiarietà, e attraverso vari dispositivi, in particolare per la mobilità nell’insegnamento superiore. Ma l’Europa non può obbligare gli Stati”.

“Oggi non si può parlare di armonizzazione sul piano della durata dell’insegnamento, dei contenuti, degli stipendi dei docenti, di queste o quelle scelte pedagogiche”.

“D’altra parte si assiste ad una convergenza dei sistemi educativi europei attraverso i risultati ottenuti. Ovvero una generazione più istruita, più aperta all’innovazione, più curiosa, che parla lingue straniere”.

“Se bisogna fare di più? Al momento non lo sappiamo con esattezza. Alcuni pensano che la costituzione europea e l’idea che arriveremo ad avere una grande Europa federata permetterà di accelerare il processo di armonizzazione. Per ciò che mi riguarda penso sia un errore, perché i grandi Stati federati hanno politiche nazionali d’istruzione con differenti sfaccettature. Gli Stati Uniti hanno ad esempio differenti politiche interne di istruzione. Ecco come posso rispondere alla nostra internauta”.

Se anche tu vuoi fare una domanda su Utalk, clicca su “Partecipa”.

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