"La libera circolazione dei lavoratori nella UE"

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Di Euronews
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Domanda di Maxence, studente di Diritto ad Angers, in Francia:

“Sapendo che nell’Unione europea vige il principio della libera circolazione e che un diploma bulgaro vale tanto quanto un diploma francese, non c‘è il rischio che qualche Paese possa trovarsi a corto di mano d’opera se è meno allettante di Paesi come la Francia, la Germania o l’Italia?”

Risponde Pervenche Berès, Eurodeputata dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici:

“E’ la questione dell’armonizzazione sociale, dell’armonizzazione dell’istruzione, che stiamo affrontando e che è un’opera di lungo corso.

Vogliamo essere un’unione sempre più stretta fra i popoli d’Europa, e questa libera circolazione ne è il simbolo.

Ma cos‘è la libera circolazione? Vuol dire effettivamente potersi stabilire in un altro paese con il proprio diploma. Da qui l’importanza dell’identificazione degli standard di formazione per poter definire le equipollenze tra i titoli.

Ma tra i rischi cui ha fatto riferimento il vostro telespettatore, non c‘è solo l’aspetto del riconoscimento dei diplomi, c‘è anche tutta la questione delle norme sociali, del dumping fiscale, che possono sopraggiungere. Ecco perché noi insistiamo sui minimi sociali. E su una forma di armonizzazione fiscale.”

Se anche voi volete fare una domanda, visitate l’indirizzo internet: euronews.net/u-talk

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