Festival di Glastonbury: tra clima, aborto e Ucraina si chiude un'edizione impegnata

La scultura sponsorizzata da WaterAid al festival di Glastonbury
La scultura sponsorizzata da WaterAid al festival di Glastonbury   -  Diritti d'autore  AP Photo
Di euronews

Al noto festival musicale britannico hanno partecipato anche il Boss e Paul McCartney; Zelensky si è collegato e Greta Thunberg ha partecipato a sorpresa

Si è chiuso questa domenica il festival musicale di Glastonbury in Gran Bretagna, tra gli ultimi a salire sul palco Paul McCartney, Bruce Springsteen e Lamar, che ha chiuso l'evento con una protesta contro la corte suprema americana, in difesa del diritto all'aborto. L'edizione è la prima in presenza dopo tre anni di stop causa coronavirus.

Una scultura in terra: si scioglierà con la pioggia o sgretolerà secca?

Quest'uomo di terra che vedete in foto, invece, seduto là dove in genere si sta da soli, protesta contro il cambiamento climatico. Ci dice che i suoi bisogni vitali sono a rischio. "È un modo divertente per trasmettere un messaggio piuttosto serio. Durante il festival la statua si asciugherà o si spezzerà se farà caldo o si scioglierà se pioverà. Questo per rappresentare i milioni di persone in tutto il mondo i cui bagni sono colpiti dai cambiamenti climatici a causa delle inondazioni e della siccità. Tutte queste persone stanno perdendo l'accesso ai bisogni vitali", ha spiegato l'addetta stampa di WaterAid Jemima Young.

 Ambiente, clima, aborto e Ucraina, la cifra politica con oltre 200 Ong e associazioni presenti, ha segnato il festival, uno dei più noti in Europa. C'è stata anche Greta Thunberg con un discorso intransigente “Ci stiamo avvicinando al precipizio e suggerirei caldamente a tutti coloro che non fanno ambientalismo di facciata di unirsi a noi - ha detto dal palco -  Non lasciate che ci trascinino un altro centimetro più vicino al bordo". 

Ucraina presente con Zelensky e la Kalush Orchestra

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in collegamento video, ha ribadito davanti al pubblico l'anelito alla libertà del suo popolo e tra i gruppi che si sono esibiti c'era anche la Kalusch Orchestra, reduce dalla vittoria all'Eurovision.

Gli artisti fanno i conti con la notizia che la prossima edizione del concorso, per motivi di sicurezza, non si terrà in Ucraina ma forse a Londra. Oleg Psyuk, membro del gruppo, spera ancora che si possa tornare sulla decisione e che il governo ucraino possa organizzare il concorso.

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