Incontro con Welket Bungué, attore e regista dalla Guinea-Bissau

Incontro con Welket Bungué, attore e regista dalla Guinea-Bissau
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Di Giulia Avataneo
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Dopo aver vinto il premio come miglior attore al festival di Stoccolma, Welket Bungué è tornato in Guinea Bissau per girare un film, Cacheu Cuntum, sulla tratta degli schiavi

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Se c'è un volto che  racconti il meltin' pot del cinema di oggi è quello di Welket Bungué.

Nato in Guinea Bissau, cresciuto in Portogallo, oggi vive a Berlino dove si è fatto conoscere interpretando Berlin Alexanderplatz, che gli è valso anche il premio come miglior attore al Festival del Cinema di Stoccolma.

Ma nel 20198 è tornato in Africa, per girare nel suo Paese un film, solo con il suo cellulare, sulla tratta degli schiavi e la storia coloniale.

Diamante grezzo

"La Guinea Bissau è un diamante grezzo dal punto di vista del potenziale cinematografico - racconta - C'è molto da sviluppare in termini di produzione di conoscenze, storie e racconto audiovisivo".

A 3 anni Bungué ha lasciato l'Africa con i genitori per costruirsi una nuova vita in Portogallo. Un Paese che secondo lui non sviluppa appieno il potenziale della sua diversità.

"È sconfortante come il Portogallo non abbia ancora avuto il coraggio di raccontarsi come paese vario, diversificato dal punto di vista etnico e culturale. La diversità deve riflettersi anche nelle produzioni audiovisive di un Paese. Questo deve tradursi un un sostegno pragmatico affinché tutti abbiano accesso all'industria del cinema"

Colore è vita

"Il colore dà vita - aggiunge Bungué -Questo materiale umano deve entrare nella narrazione del Paese, quanto nella sua struttura sociale, politica, amministrativa e di servizio pubblico".

Cacheu Cuntum, il film di Bungué, dà uno spaccato della storia coloniale che l'autore spera possa suscitare l'interesse dei festival del cinema internazionali, dati i temi antropologici che racconta.

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