Il film della regista italiana ha ricevuto il riconoscimento nella sezione fiction. Tra i documentari premiato 'Colectiv' del rumeno Alexander Nanau
Il coronavirus non ha fermato il Festival del film e Forum sui diritti umani di Ginevra. Gli organizzatori sono riusciti a garantire la continuità della rassegna su internet.
Il pubblico non ha potuto assistere alle proiezioni e ai dibattiti, ma ha potuto seguirli in streaming sul sito web e sui canali social del festival. Anche i premi sono stati annunciati online.
'Colectiv' di Alexander Nanau si è aggiudicato il premio per il miglior documentario. Già presentato a Venezia, il film racconta l'inchiesta di un gruppo di giornalisti sportivi sull'incendio in un club di Bucarest che nel 2015 causò oltre 60 vittime.
Un'inchiesta che ha fatto luce sulla corruzione dilagante a tutti i livelli nel Paese. Meno di una settimana dopo l'incidente le proteste di massa costrinsero alle dimissioni il primo ministro Victor Ponta e il sindaco di Bucarest Cristian Popescu.
Tra documentari premiato anche 'Radio Silence' di Juliana Fanjul, incentrato sulla giornalista e conduttrice radiofonica Carmen Aristegui. Tra le figure più popolari del giornalismo latino, Aristegui è celebre per le sue inchieste su narcos e corruzione. Dopo essere stata licenziata dalla radio per cui lavorava nel 2015, ha ha avviato un proprio canale online seguito da quasi 20 milioni di ascoltatori.
"Carmen è una combattente che ci ispira con il suo coraggio - ha detto la regista - un coraggio che, ai miei occhi, risuona fortemente in tutta la squadra della Festival di Ginevra che ha deciso, nonostante questa complicatissima situazione legat al coronavirus, di non arrendersi e di mettere in piedi un programma 2.0 per continuare a comunicare i messaggi di lotta e difesa dei diritti dei nostri film".
Il Grand Prix per il miglior film è andato a 'Maternal' dell'italiana Maura Delpero. La pellicola è ambientata in Argentina, paese dove l'aborto è ancora illegale, in un convento dove la maternità di giovani ragazze madri convive con il voto di castità delle suore che si prendono cura di loro.