Il 24 gennaio 1920 moriva a soli 35 anni uno degli artisti più significativi del XX secolo
Il 24 gennaio del 1920 moriva a Parigi il "dannato" Amedeo Modigliani, una delle figure più stravaganti del panorama artistico europeo del Novecento. Pittore e scultore, Modì nacque a Livorno il 12 luglio 1884 da una famiglia ebraica. Una vita sopra le righe, vissuta sempre al limite e una morte prematura, a soli 35 anni, a causa di una meningite tubercolare (allora un male incurabile) e dell'abuso di alcool e droghe. 35 anni, pochi, ma intensi e segnati da un percorso artistico inconfondibile e distante da ciò che era alla moda a quei tempi.
I volti stilizzati, i colli affusolati, le forme deformate dei suoi ritratti femminili, il suo soggetto preferito, che esprimevano soprattutto malinconia. Uno stile unico nel suo genere, all'epoca del cubismo, dell'espressionismo, del futurismo - solo per citarne alcuni -.
Nella Ville Lumière, la culla dell'arte, Modigliani trovò l'ispirazione, la sua strada - benché tormentata - e l'amore di una donna (la giovane artista Jeanne Hébuterne)che per disperazione poche ore dopo la sua morte si tolse la vita, mentre aspettava il loro secondo figlio.