Alla corte dell'Arab Fashion Week

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La terza edizione della Arab Fashion Week fino al 10 ottobre ha indorato Dubai, Emirati Arabi.

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La terza edizione della Arab Fashion Week fino al 10 ottobre ha indorato Dubai, Emirati Arabi.

Per la prima volta va in pista il “ready-couture”, un concetto fra il lusso e il prêt-à-porter mentre si rinnova l’impegno a sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria tessile e della moda in Medio Oriente in un tripudio di stoffe di classe.

I prodotti etnici interessano in prevalenza ai turisti e adesso c‘è piu’ il desiderio di espandere la distribuzione da Marocco, Libano, Emirati Arabi Uniti. Secondo studi e ricerche l’importo totale del business potrebbe aggirarsi entro il 2019 fra i 90 e i 400 miliardi di dollari.

Mario Boselli, Presidente onorario dell’Arab Fashion Council e della Camera Nazionale della Moda Italiana: “La sfilata e’ uno strumento, è l’apice di un processo, che e’ quello di utilizzare delle storie e delle competenze tessili per fare dei prodotti che siano commerciabili nel mondo intero”.

“Jacob Abrian“http://arabfashioncouncil.com/staff/all/jacob-abrian/
, AFW Chief Executive Officer:
“La ‘Ready-couture’ si colloca fra la moda pronta e l’alta moda. E’ piu’ costosa della moda pronta ma meno costosa dell’‘Haute Couture‘”.

http://steveusfashionbeauty.com/pages/about-us
Alla settimana della moda araba il “ready-couture” significa che gli stilisti producono pezzi in edizione limitata e adattamenti su misura delle loro linee di moda pronta.

JALEH YOUSEFI, stilista: “In genarale per le confezioni arabe si usano stoffe che non si adoperano in occidente, di fatto io mescolo un po’ le cose. Perché non uso l’hijab (il velo islamamico) per i miei abiti? Perché si tratta di abiti per i party e negli Emirati non si adopera il hijab ai party”.

Collezione Tiiya Collection

Nella regione del Golfo le signore che si ritrovano in feste senza uomini evitano di usare il velo che si adopera invece nei posti di lavoro. E’ stato impossibile intervistare le stiliste che non vogliono apparire in televisione.

Collezione AOUADI

Lo stilista di origini algerine Yacine Aouadi è stato fra gli invitati della settimana della moda araba ed è fra i sostenitori di una maggiore internazionalizzazione anche grazie al suo background parigino.

Rita Del Prete: “L’Arab Fashion Week vuole dimostrare la mondo intero che questa regione non è solo guerre e conflitti ma anche creatività, arte e bellezza”.

ARAB FASHION WEEK

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