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Prezzi dell’energia elettrica e del gas in Europa: quali Paesi sono i più cari?

Prezzi dell'elettricità e del gas in tutta Europa
Prezzi dell'elettricità e del gas in tutta Europa Diritti d'autore  Copyright 2007 AP. All rights reserved.
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Di Servet Yanatma
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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I prezzi di elettricità e gas per le famiglie presentano forti divari tra Paesi europei. In alcuni le bollette sono molte volte più alte, ma bisogna guardare anche al costo della vita nei singoli Paesi

Con l’inverno che incalza, la domanda di riscaldamento è in forte aumento in tutto il continente. Ma il costo per mantenere le case calde resta tutt’altro che uniforme.

La guerra in Ucraina continua a proiettare una lunga ombra sui mercati energetici europei, mentre le differenze tra politiche nazionali, mix energetici e sistemi tariffari hanno ampliato il divario tra i Paesi più economici e quelli più costosi.

Elettricità: più economica in Turchia, più cara in Germania

Nel primo semestre del 2025, i prezzi dell’elettricità per le famiglie variavano da €6,2 per 100 kWh in Turchia a €38,4 in Germania, secondo i dati Eurostat. La media dei 38 Paesi europei, tra Stati membri Ue, Paesi candidati e Paesi EFTA, era di €28,7.

L’Europa occidentale ha registrato i prezzi nominali più alti, con Belgio (€35,7) e Danimarca (€34,9) subito dietro la Germania. I prezzi hanno superato i 30 € in Italia, Irlanda e Repubblica Ceca.

Al contrario, la maggior parte dei Paesi dell’Europa orientale e candidati all’Ue ha riportato tariffe molto più basse.

L’elettricità è costata meno di 10 € per 100 kWh in Turchia, Georgia, Kosovo, Bosnia ed Erzegovina e Montenegro.

Tra i membri dell’Ue, l’Ungheria (€10,4) ha registrato il prezzo dell’elettricità più basso, mentre Spagna (€26,1) e Francia (€26,6) sono rimaste sotto la media Ue.

Gli esperti della società di consulenza VaasaETT hanno affermato che le differenze riflettono fattori come il mix energetico nazionale, le strategie dei fornitori, i sussidi incrociati e le strutture tariffarie.

Gli esperti di VaasaETT hanno spiegatoche le differenze nei prezzi nominali dell’elettricità residenziale derivano da vari fattori specifici di mercato. Tra questi rientrano le variazioni nel mix energetico, le strategie di approvvigionamento e di prezzo dei fornitori, i sussidi incrociati e le strutture tariffarie.

Il potere d’acquisto riduce le differenze di prezzo

Quando si correggono i dati con gli standard di potere d’acquisto (Pps), una misura che tiene conto dei redditi locali e del costo della vita, il divario tra Paesi si riduce.

Un euro non ha lo stesso valore ovunque in Europa: €1.000 possono coprire un mese di affitto in Germania, ma due o tre in Bulgaria. Quindi, anche se i redditi possono sembrare più bassi in euro, considerare cosa si può realmente comprare restringe il divario.

Per i prezzi di elettricità e gas, i valori vanno da 12,8 Pps in Islanda a 39,2 Pps in Repubblica Ceca, seguita dalla Polonia (35 Pps). Italia e Germania figurano anche tra le prime cinque, entrambe oltre 34 Pps.

In fondo alla classifica ci sono Malta (13,7 Pps), Turchia (14 Pps) e Ungheria (15 Pps). I Paesi nordici, in particolare Norvegia (16 Pps) e Finlandia (18,7 Pps), beneficiano di elettricità più economica in termini corretti, con la Svezia anch’essa sotto la media Ue di 28,6 PPS.

I prezzi dell’elettricità sono rimasti relativamente stabili in molti Paesi, con variazioni inferiori al 10% tra il primo semestre del 2024 e quello del 2025. Tuttavia, alcuni Paesi hanno registrato forti movimenti nelle rispettive valute. Moldova e Turchia si sono distinte con aumenti superiori al 50%.

All'interno dell'Ue, Lussemburgo e Irlanda hanno segnato rialzi superiori al 25%. Al contrario, Slovenia, Finlandia e Cipro hanno registrato i cali più marcati, ciascuno oltre il 9% in termini assoluti.

Prezzi del gas: Svezia la più cara, Georgia la più economica

Nel primo semestre del 2025 i prezzi del gas naturale per le famiglie variavano ampiamente in Europa. La Svezia ha registrato il prezzo più alto, €21,30 per 100 kWh, seguita da Paesi Bassi (€16,2) e Danimarca (€13,1). La media Ue era di €11,4.

Al contrario, Ungheria (€3,07), Croazia (€4,61) e Romania (€5,59) hanno avuto i prezzi più bassi nell’Ue.

Considerando anche gli altri Paesi con dati disponibili, la Georgia ha registrato il gas naturale più economico, appena €1,7, seguita dalla Turchia (€2,1).

Tra le maggiori economie dell’Ue, la Francia (€13) è risultata la più cara, seguita da Italia (€12,4) e Germania (€12,2). La Spagna (€8,6) è rimasta la più economica tra le quattro.

Diverse strategie di approvvigionamento e di prezzo, i livelli di stoccaggio, le temperature e le condizioni meteo, l’interconnessione con altri mercati, i sussidi incrociati e il mix tariffario giocano un ruolo significativo nelle disparità dei prezzi del gas, secondo gli esperti di VaasaETT.

Prezzi del gas corretti per Pps: quadro diverso

Correggendo per il potere d’acquisto, la Svezia resta in cima alla classifica con 17,6 Pps, mentre l’Ungheria registra il valore più basso nell’UE, 4,4 Pps.

Fa eccezione la Macedonia del Nord, con 24,1 Pps, nonostante un prezzo nominale relativamente modesto di €12,2.

Su base annua, nel primo semestre del 2025 i prezzi del gas per le famiglie sono aumentati di più, in valuta nazionale, in Turchia (28,2%), Macedonia del Nord (26%), Estonia (23,9%), Bulgaria (23,6%) e Svezia (20,9%).

I prezzi sono calati sensibilmente in diversi Paesi, con Slovenia (12,7%), Austria (11,5%) e Cechia (10,9%) che hanno registrato flessioni superiori al 10% in termini assoluti.

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