Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Trump spinge il Senato a tagliare 9 miliardi di dollari: nel mirino aiuti esteri e media pubblici

Il leader della maggioranza John Thune parla dopo un pranzo politico mercoledì 9 luglio 2025, al Campidoglio di Washington.
Il leader della maggioranza John Thune parla dopo un pranzo politico mercoledì 9 luglio 2025, al Campidoglio di Washington. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews Business Agenzie: AP
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

Il Senato Usa vota per avanzare il piano di Trump da 9 miliardi di tagli: a rischio fondi per aiuti globali e media pubblici. Divisioni tra i repubblicani, allarme tra i democratici

PUBBLICITÀ

Con un voto spaccato sul filo del rasoio, il Senato degli Stati Uniti ha accolto martedì la richiesta del presidente Donald Trump di tagliare circa 9 miliardi di dollari di fondi già approvati dal Congresso.

La misura, passata con un voto 50-50 e decisa dal vicepresidente JD Vance con il suo voto decisivo, apre la strada a una votazione finale attesa già mercoledì, prima di un nuovo passaggio alla Camera e della possibile firma presidenziale entro venerdì.

Il piano di riduzione della spesa ha sollevato forti perplessità bipartisan, soprattutto per i possibili impatti su programmi di aiuto all’estero e sul servizio pubblico radiotelevisivo.

Escluso il taglio a Pepfar, ma restano criticità

Per favorire l’approvazione, i repubblicani hanno rimosso dal pacchetto l’attacco a Pepfar, il popolare programma anti-Hiv/Aids avviato sotto George W. Bush, risparmiando 400 milioni di dollari. La mossa ha attenuato parte delle critiche, ma altri fondi destinati all'estero e alla Corporation for public broadcasting restano nel mirino.

"Quando si ha un debito di 36.000 miliardi, bisogna agire", ha dichiarato il capogruppo repubblicano John Thune, giustificando l’iniziativa con la necessità di contenere la spesa federale.

La Casa Bianca lavora per blindare i voti

Durante un pranzo di partito, l’amministrazione ha cercato di convincere i senatori indecisi, inviando Russ Vought, direttore dell’Ufficio per la gestione e il bilancio (OMB), a rispondere alle loro domande. Alcuni, come il senatore Mike Rounds, hanno poi confermato il loro voto favorevole dopo modifiche che salvaguardano fondi per le radio tribali.

Ma non tutti i repubblicani hanno ceduto. I senatori Mitch McConnell, Susan Collins e Lisa Murkowski si sono uniti ai democratici nel voto contrario, denunciando l’opacità del processo.

"Vorrebbero un assegno in bianco", ha accusato McConnell. Collins ha criticato la mancanza di dettagli sui tagli: “Non è questione di tempo, l’OMB non ha fornito le informazioni necessarie”.

Democratici all’attacco: “È un attacco alla democrazia informata”

I democratici hanno attaccato la misura come un colpo al cuore del processo legislativo. Il senatore Angus King ha definito il pacchetto un “tradimento del processo di stanziamento”, mentre il leader Chuck Schumer ha messo in guardia sugli effetti devastanti sui media locali, fondamentali durante emergenze come le recenti alluvioni in Texas.

"Tagliare i fondi a servizi che salvano vite è irresponsabile", ha detto Schumer.

La senatrice Patty Murray ha attaccato l’ipocrisia repubblicana: "Due settimane fa hanno approvato tagli fiscali da trilioni, e oggi fingono di voler ridurre il deficit cancellando Sesame Street".

Verso un "vote-a-rama": giornata di fuoco al Senato

Il passaggio al Senato apre ora la possibilità a un "vote-a-rama": fino a 10 ore di dibattito e votazioni su decine di emendamenti. Qualsiasi modifica comporterà un nuovo passaggio alla Camera, che aveva già approvato il testo iniziale con un margine di 214 a 212.

Nel frattempo, Trump ha messo in guardia i suoi: chi non sosterrà il pacchetto, in particolare la disattivazione della Corporation for public broadcasting, perderà l'appoggio presidenziale.

“Qualsiasi repubblicano che voti per continuare a finanziare questa mostruosità non avrà il mio sostegno”, ha scritto su Truth Social, riferendosi al sistema di media pubblici.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Reddito familiare reale pro capite: qual è la situazione in Europa

Francia tra crisi politica e rischio recessione: Bayrou affronta la sfiducia su piano da 44 miliardi

Trump chiede alla Corte Suprema di ribaltare la sentenza d'Appello sull'illegalità dei dazi