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I titoli dell'industria bellica europea salgono grazie ai piani di spesa dei Paesi Ue

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, a sinistra, partecipa a un incontro con il Vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco in Germania. 14 febbraio 2025.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, a sinistra, partecipa a un incontro con il Vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco in Germania. 14 febbraio 2025. Diritti d'autore  AP/Matthias Schrader
Diritti d'autore AP/Matthias Schrader
Di Eleanor Butler
Pubblicato il
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L'interesse degli investitori è alimentato dagli sviluppi in materia di difesa, anche alla luce delle nuove sfide di emancipazione dagli Stati Uniti

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Le azioni delle aziende europee del settore della difesa sono salite lunedì. L'aumento riflette i recenti sviluppi che vedono l'Unione europea ripensare il proprio ruolo, anche in materia di difesa. Un picco registrato in concomitanza dell'incontro dei leader europei per discutere dell'Ucraina e della sicurezza regionale.

L'italiana Leonardo ha registrato un guadagno di circa il 5,27% nelle contrattazioni giornaliere intorno alle 11:00 CET, mentre le azioni della tedesca Rheinmetall sono salite del 7,83%.

La tedesca Hensoldt è salita del 9,81%, la svedese Saab ha registrato un guadagno del 10,34%, mentre la francese Thales è salita del 4,72%.

L'aumento dell'interesse degli investitori è confortato dal fatto che i leader europei stiano lavorando a un nuovo pacchetto di misure di difesa per sostenere Kiev, anche se i dettagli non sono ancora stati annunciati.

I politici di tutta la regione si sono riuniti a Parigi per discutere dell'Ucraina, anche alla luce dei timori sul fatto che gli Stati Uniti lascino l'Ue fuori dai negoziati.

Conferenza di Monaco

Il rally dei titoli della difesa è avvenuto anche in seguito ai commenti fatti alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che si è svolta da venerdì a domenica.

Durante l'evento, il segretario generale della Nato Mark Rutte ha dichiarato che l'obiettivo di spesa dell'alleanza sarà "notevolmente superiore al 3%" del Pil, rispetto all'attuale obiettivo del 2% concordato nel 2014.

Rutte ha aggiunto che i membri della Nato dovranno impegnarsi a rispettare un "solido calendario".

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto alla conferenza che gli Stati membri dell'Ue spendono attualmente il 2% del loro Pil per la difesa.

Ha sottolineato che questo investimento dovrebbe aumentare di "centinaia di miliardi di euro" ogni anno.

L'assist all'industria bellica

Secondo Russ Mould, direttore degli investimenti di AJ Bell, i commenti di Rutte hanno fatto schizzare "i titoli della difesa".

"Le azioni delle aziende del settore della difesa avevano già registrato un forte rialzo dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, in quanto gli investitori ritenevano che gli eventi scioccanti avrebbero spronato i governi di tutto il mondo a rafforzare le proprie difese", ha dichiarato Mould.

"I commenti di Rutte confermano di fatto questa linea di pensiero e hanno agito da ulteriore catalizzatore dei prezzi delle azioni, anche se i mercati avevano già previsto un contesto di utili più forti per il settore", ha aggiunto.

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