Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

La Corte di giustizia Ue conferma il diritto di vendere componenti aggiuntivi per PlayStation

Il logo della PlayStation, la console per videogiochi prodotta da Sony Computer Entertainment dal 1994 al 2006
Il logo della PlayStation, la console per videogiochi prodotta da Sony Computer Entertainment dal 1994 al 2006 Diritti d'autore  Kamil Zihnioglu/Copyright 2017 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Kamil Zihnioglu/Copyright 2017 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

In Germania Sony aveva citato in giudizio Datel, una società che commercializza dei software compatibili con Playstation, che permettono all'utente di effettuare modifiche di gioco non previste dalla multinazionale giapponese. La Corte di Lussemburgo dà via libera a queste componenti aggiuntive

PUBBLICITÀ

Con la sentenza sulla causa C-159/23 la Corte di giustizia europea si è pronunciata giovedì sulla direttiva riguardante la protezione giuridica dei programmi informatici.

Nel particolare, per un caso della Sony che aveva citato in giudizio in Germania Datel, società che sviluppa e commercializza dei software e un dispositivo compatibili con la console PlayStation, che permettono all'utente di effettuare alcune modifiche alle opzioni di gioco non previste dalla multinazionale giapponese.

Sony ritiene che i prodotti Datel alterano i software che supportano il gioco, violando il diritto esclusivo di Sony di autorizzare tale variazioni. La multinazionale ha quindi chiesto ai tribunali tedeschi di vietare a Datel la commercializzazione dei prodotti in questione e di ordinare il risarcimento del danno.

In una dichiarazione, i giudici della Corte europea hanno affermato che "la direttiva sulla tutela giuridica dei programmi per computer non consente al titolare di impedire la commercializzazione da parte di terzi di un software che si limita a modificare il contenuto di talune variabili inserite temporaneamente nella memoria Ram".

La richiesta dei giudici tedeschi alla Corte Ue

Datel, con sede nel Regno Unito, vendeva un software che consentiva ai giocatori di ottenere potenziamenti infiniti nel gioco di corse MotorStorm e di controllare la console tramite un sensore di movimento.

La richiesta ai giudici del Lussemburgo riguardava la violazione delle leggi europee del 2009 sul copyright dei videogiochi, considerato che in linea di principio i componenti aggiuntivi di Datel non alterano il codice sorgente ma cambiano semplicemente le variabili in esecuzione nella Ram.

Alcuni esperti del settore hanno accusato Sony di aver esagerato nel tentativo di controllare il modo in cui vengono in parte modificati i suoi prodotti, una pratica che sostiene ampie fasce dell'ecosistema dei videogiochi.

I rappresentanti di Sony e Datel non hanno risposto a una richiesta di commento da parte di Euronews.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Realtà virtuale e videogiochi interattivi per scoprire i tesori nascosti dal mare

Commissione Europea assicura: "Da noi Facebook dovrà accettare norme sul copyright"

Il Parlamento Europeo approva la direttiva sul copyright