Come saranno i salari minimi in Europa nel 2024?

Ventidue dei 27 stati dell'UE hanno un salario minimo
Ventidue dei 27 stati dell'UE hanno un salario minimo Diritti d'autore Joerg Sarbach/AP
Diritti d'autore Joerg Sarbach/AP
Di Servet Yanatma
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

La nuova direttiva dell'Unione europea prevede revisioni periodiche per garantire che i livelli retributivi rimangano aggiornati

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Un tenore di vita dignitoso è fondamentale in una società. E per raggiungere questo obiettivo è fondamentale garantire che i salari minimi legali siano adeguati. La percentuale di lavoratori che guadagnano solo il salario minimo è superiore al 10 per cento in diversi Paesi europei.

Il 2024 segna un passo significativo verso il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita negli Stati membri dell'Unione europea, dal momento che la nuova direttiva europea sui salari minimi entrerà in vigore entro il 15 novembre.

Nessun salario minimo in 5 Paesi dell'Unione europea

Ventidue dei 27 Stati membri dell'Unione europea hanno un salario minimo nazionale. Danimarca, Italia, Austria, Finlandia e Svezia invece non ne hanno. Cipro ne ha introdotto uno all'inizio dello scorso anno.

Tra i 10 Paesi candidati e potenziali candidati, otto di questi hanno un salario minimo nazionale, ossia Montenegro, Moldavia, Macedonia del Nord, Georgia, Albania, Serbia, Turchia e Ucraina; Bosnia-Erzegovina e Kosovo non lo hanno.

I Paesi dell'Associazione europea di libero scambio (Efta), Norvegia, Svizzera e Islanda, non hanno un salario minimo nazionale.

Il salario minimo lordo è inferiore a 1.000 euro in quasi due terzi dell'Ue

I salari minimi dei Paesi europei variano notevolmente, con salari minimi mensili lordi che attualmente vanno dai 477 euro della Bulgaria ai 2.571 euro al mese del Lussemburgo.

Il salario minimo supera i 2.000 euro in Lussemburgo, Irlanda, Paesi Bassi e Germania, mentre in Francia è di 1.767 euro e in Spagna di 1.323 euro.

Il salario minimo è inferiore a 1.000 euro in 14 dei 22 Stati membri in cui esiste un salario minimo nazionale.

Tra i Paesi candidati e potenziali candidati, la cifra varia dai 360 euro della Macedonia settentrionale ai 613 euro della Turchia.

La Bulgaria (477 euro) ha un salario minimo inferiore a quello di Turchia, Serbia e Montenegro, tutti Paesi candidati.

Le variazioni sono minori in Pps

Le variazioni dei salari minimi sono notevolmente inferiori in standard di potere d'acquisto (purchasing power standard, Pps), che fornisce un confronto più equo.

Il Pps è una "unità monetaria artificiale" definita da Eurostat e basata sulle differenze di livello dei prezzi tra i Paesi. Un'unità di Pps può teoricamente acquistare la stessa quantità di beni e servizi in ogni Paese.

Il salario minimo, aggiustato per il Pps, attualmente varia da 542 euro in Albania a 1.883 euro in Germania.

Oltre alla Germania, questa cifra era superiore a 1.250 euro in Lussemburgo, Paesi Bassi, Belgio, Francia, Irlanda, Polonia, Slovenia e Spagna.

Repubblica Ceca, Slovacchia, Estonia, Lettonia e Bulgaria hanno registrato il salario minimo in Pss più basso tra i Paesi dell'Ue, con un salario minimo in Pps inferiore a 1.000 euro.

Alcuni Paesi candidati come la Turchia, la Serbia e il Montenegro hanno livelli salariali più alti rispetto a Paesi dell'Ue come l'Estonia, la Lettonia e la Bulgaria, ma la cifra è ancora inferiore a 1.000 euro per tutti i Paesi candidati e potenziali candidati per i quali sono disponibili i dati.

Come decidere un salario minimo adeguato?

Non è facile definire un salario minimo adeguato. La direttiva dell'Unione europea contiene questa dichiarazione:

"A tal fine, gli Stati membri possono utilizzare valori indicativi di riferimento comunemente utilizzati a livello internazionale, come il 60 per cento del salario lordo mediano e il 50 per cento del salario lordo medio, e/o valori indicativi di riferimento utilizzati a livello nazionale".

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I dati relativi al 2022 mostrano che molti Paesi europei avevano rapporti inferiori a questo livello.

Rapporto tra salario minimo e salario mediano

Il rapporto tra salario minimo e salario mediano è un altro indicatore utile relativamente alla condizione dei salariati minimi.

Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), nel 2022 il salario minimo rappresentava meno del 50 per cento del salario mediano in 10 Paesi dell'Ue. Si tratta di Spagna, Ungheria, Irlanda, Croazia, Lituania, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Estonia, Belgio e Lettonia.

Questo rapporto era superiore al 60 per cento solo in tre Stati membri: Portogallo (66,3 per cento ), Slovenia (61,7 per cento ) e Francia (60,9 per cento ). La Turchia, un Paese candidato, aveva un rapporto del 65,2 per cento in questo indicatore.

"Questi rapporti possono essere fuorvianti se interpretati in modo troppo letterale", avverte l'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), poiché i salari minimi sono relativamente alti in alcuni Paesi, come ad esempio la Francia.

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È importante adeguare regolarmente i salari minimi

I salari minimi reali sono diminuiti nella maggior parte degli Stati membri dell'Ue quando l'inflazione ha raggiunto i massimi livelli nel 2022. L'Ocse chiede revisioni regolari per proteggere il tenore di vita dei lavoratori a basso salario.

"È importante che i salari minimi legali vengano adeguati regolarmente", si legge nel rapporto dell'Ocse "Minimum Wages in Times of Rising Inflation".

La direttiva dell'Ue mira a stabilire un quadro di riferimento per:

  • l'adeguatezza dei salari minimi legali
  • la promozione della contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari;
  • il miglioramento dell'accesso effettivo dei lavoratori ai loro diritti di tutela del salario minimo.
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