Di Euronews
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È leggermente sotto le attese il pil americano che nel secondo trimestre è cresciuto del 2,6%, invece del 2,7% previsto dagli economisti. Il prodtto interno lordo è cresciuto in modo particolare grazie alle spese per consumi, sono saliti anche gli investimenti fissi non residenziali. Le esportazioni nette hanno contribuito per 0,18 punti percentuali.
La crescita resta debole negli Stati Uniti nonostante l’espansione economica sia cominciata a luglio 2009 e stia entrando nel suo nono anno consecutivo. È la ripresa peggiore dal 1949, a dispetto del calo del tasso di disoccupazione, sceso a maggio al 4,3%, il minimo in 16 anni.
Trump ha promesso una crescita di almeno il 3% che stride con le stime della Federal Reserve.