Per il terzo anno consecutivo, i conti pubblici della Germania fanno registrare un avanzo di bilancio.
Per il terzo anno consecutivo, i conti pubblici della Germania fanno registrare un avanzo di bilancio.
Secondo i dati forniti dal competente ufficio di Statistica, infatti, il 2016 si è chiuso con un surplus record, pari a 23,7 miliardi di euro (lo 0,8% del Pil).
Un livello mai raggiunto a far data dal 1990, anno della riunificazione.
“Il surplus è federale – dice Angela Merkel -, quindi abbiamo bisogno di guardare con attenzione a ciò che è l’indennità di disoccupazione, oltre all’indennità pensionistica; la situazione è diversa a seconda degli Stati e delle comunità, che hanno bisogno di essere salvaguardate, dunque guardando al bilancio federale il sopravanzo è molto modesto”.
Il surplus di bilancio dello Stato federale si attesta, invece, a 7,7 miliardi di euro, sotto i 10 miliardi del 2015, causa l’aumento delle spese per l’accoglienza ai rifugiati.
“L’economia tedesca, con una capacità produttiva superiore a quello dell’area euro, rimane in buona forma – sentenzia Jens Weidmann, Presidente della Bundesbank -: l’occupazione, ancora una volta, ha avuto un picco l’anno scorso, grazie soprattutto alla buona richiesta interna”.
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In forte attivo anche le casse della sicurezza sociale, il cui avanzo è salito a 8,2 miliardi, degli Stati regionali (+ 4,7 miliardi) e dei comuni (+ 3,1 miliardi di euro).
“L’incertezza sulle politiche future del nuovo Presidente degli Stati Uniti non depone sicuramente a favore – dice infine Rolf Buerkl, esperto in ricerche di mercato -, il protezionismo è un problema, soprattutto per coloro che sono impiegati nelle industrie di esportazione: ha portato incertezza, alcune persone potrebbero ora essere più preoccupate per la sicurezza del posto di lavoro”.
Il Governo tedesco prevede una crescita pari all’1,4% nel 2017.