‘Se non altro è un inizio, un modo per cominciare a parlarsi’. È questo il commento degli esperti a fronte del vertice dell’Opec di mercoledì. Una
‘Se non altro è un inizio, un modo per cominciare a parlarsi’. È questo il commento degli esperti a fronte del vertice dell’Opec di mercoledì.
Una riunione che vede seduti al tavolo i rappresentanti di alcuni Paesi produttori che non fanno parte dell’organizzazione viennese: Kazakistan, Colombia, Messico, Brasile e, soprattutto, la Russia.
Peccato che le probabilità che le due parti diano il via ad un taglio coordinato della produzione a sostegno dei prezzi, come vorrebbero i promotori del Venezuela, siano quasi a zero. Motivo per cui i prezzi al barile, tuttora sotto i 50 dollari, fanno segnare addirittura un calo.