Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Istanbul, svuotata la cassaforte del tribunale: funzionario fugge nel Regno Unito

Il palazzo di giustizia di Büyükçekmece, Istanbul, Turchia
Il palazzo di giustizia di Büyükçekmece, Istanbul, Turchia Diritti d'autore  The Büyükçekmece Courthouse's website
Diritti d'autore The Büyükçekmece Courthouse's website
Di Burcu Basaran
Pubblicato il
Condividi Commenti
Condividi Close Button

Un dipendente del tribunale di Büyükçekmece sottrae 50 kg d’argento e 25 kg d’oro, poi fugge nel Regno Unito con la famiglia: valore stimato 30 milioni di euro. Indagini in corso

Un clamoroso furto scuote Istanbul. La cassaforte dell’ufficio prove del tribunale di Büyükçekmece è stata trovata completamente svuotata: secondo le autorità, il responsabile sarebbe un dipendente del tribunale, Erdal T., fuggito nel Regno Unito con la moglie e i figli dopo aver sottratto circa 50 chilogrammi di argento e 25 chilogrammi d’oro, per un valore stimato di 147 milioni di lire turche, pari a circa 30 milioni di euro.

L’uomo, incaricato della custodia degli oggetti di valore legati alle indagini giudiziarie, aveva chiesto un periodo di ferie e non era più rientrato al lavoro. A insospettire i colleghi è stata la sua prolungata assenza: quando procuratori e funzionari hanno aperto la cassaforte il 1º dicembre, hanno scoperto che era stata completamente ripulita.

Secondo gli investigatori, poco prima di lasciare il Paese Erdal T. avrebbe inviato agli amici un messaggio su WhatsApp: “Ho venduto la merce”. Le verifiche effettuate successivamente hanno confermato che l’uomo aveva lasciato la Turchia il 19 novembre, in viaggio con la sua famiglia verso il Regno Unito.

Indagini a tappeto e un arresto

La procura ha emesso mandati di arresto per Erdal T. e per un altro sospettato, Kemal D.. Quest’ultimo è stato fermato nella sua abitazione, mentre per Erdal T. non è stato possibile procedere al fermo essendo ormai all’estero.

Le case dei due uomini e le abitazioni del personale dell’ufficio prove sono state perquisite, ma senza esito. Il direttore dei registri e tutti i dipendenti del reparto sono stati interrogati: al momento non emergono altri coinvolgimenti.

Le autorità stanno ora analizzando i filmati delle telecamere e hanno richiesto i tracciati telefonici dei sospetti alle competenti autorità. È stato inoltre accertato che i metalli preziosi sottratti provenivano da un sequestro effettuato durante una precedente operazione contro il traffico di migranti.

Inchiesta ancora aperta

La posizione di Kemal D. rimane oggetto di accertamenti, con una proroga della custodia cautelare. Intanto, l’attenzione si concentra su come un funzionario sia riuscito a svuotare indisturbato la cassaforte del tribunale e ad abbandonare il Paese con un bottino di valore multimilionario.

L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza interna degli uffici giudiziari turchi e sulle falle nei controlli che hanno permesso un furto di tali dimensioni.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi Commenti

Notizie correlate

Furto al Louvre: fermati due sospetti, uno diretto in Algeria e l'altro in Mali

Francia: "nonni rapinatori" condannati per la rapina a Kim Kardashian

Papa Leo XIV celebra la messa alla Volkswagen Arena in Turchia