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Toulouse FC, Dønnum indagato per presunto gesto razzista, dice il procuratore

Norvegia-Nuova Zelanda: Aron Dønnum si avventa sul pallone durante l'amichevole allo stadio Ullevaal a Oslo, 14 ottobre 2025
Aron Dønnum della Norvegia insegue il pallone durante l'amichevole di calcio Norvegia-Nuova Zelanda allo stadio Ullevaal, a Oslo, il 14 ottobre 2025 Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Gavin Blackburn
Pubblicato il
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L'allenatore del Le Havre ha detto a Ligue 1+ che secondo lui Dønnum avrebbe fatto un gesto razzista con la mano verso un giocatore nero dopo una lite.

La Procura di Tolosa ha aperto un'indagine preliminare su un presunto gesto razzista. A compierlo sarebbe stato il giocatore del Toulouse FC Aron Dønnum nei confronti del centrocampista del Le Havre Simon Ebonog durante una partita di Ligue 1.

Dønnum, esterno norvegese, è stato accusato dall'allenatore del Le Havre Didier Digard dopo lo 0-0 del 2 novembre.

A Ligue 1+, emittente francese, Digard ha detto di ritenere che Dønnum abbia rivolto a Ebonog, che è nero, un gesto razzista con la mano dopo un alterco tra i due.

Secondo i media, al 92º minuto Dønnum avrebbe sventolato la mano davanti al naso guardando Ebonog, gesto interpretato come "puzzi". Dopo il successivo diverbio, l'arbitro ha ammonito entrambi.

Dønnum ha sostenuto che il gesto "non ha nulla a che vedere con il razzismo", spiegando di averlo fatto perché, durante il diverbio, aveva sentito l'alito di Ebonog e che fa lo stesso anche con i compagni.

"Per me è assurdo sentir dire che si tratta di razzismo", ha detto il norvegese.

Digard, del Le Havre, ha precisato la sua accusa, affermando di ritenere il gesto irrispettoso.

"Ho semplicemente detto che un gesto del genere non può stare in un campo. Ho risposto che, se non è razzismo, è quantomeno umiliante e degradante. Tutto qui", ha spiegato Digard.

Il Toulouse FC ha respinto come "infondate e particolarmente gravi" le accuse contro Dønnum, affermando che il club "si riserva di intraprendere ogni azione necessaria per difendere il proprio giocatore".

Il Le Havre ha replicato con un comunicato in cui afferma che "il gesto di cui Simon Ebonog è stato vittima non ha semplicemente alcun posto su un campo da calcio".

Il Consiglio nazionale dell'etica delle associazioni calcistiche francesi, presieduto da Frédéric Thiriez, ha deferito il caso alla Commissione disciplinare della Lega, che secondo quanto riportato si pronuncerà entro il 26 novembre.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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