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L’olio d’oliva che usi è autentico o falso?  Come i Food Detective scoprono le frodi grazie al DNA

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L’olio d’oliva che usi è autentico o falso?  Come i Food Detective scoprono le frodi grazie al DNA
Diritti d'autore  Euronews
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Di Davide Raffaele Lobina
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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I migliori esperti europei di sicurezza alimentare uniscono le forze per contrastare le frodi. Euronews li segue nella nostra serie speciale, The Food Detectives. Nell’episodio 6, incontriamo il team che combatte la contraffazione dell’olio d’oliva con un kit portatile per il test del DNA in Italia.

Ogni bottiglia di olio d’oliva ha la sua storia. Ma dietro alcune bottiglie si cela un racconto ben diverso: quello della frode e dell’inganno.

“L’olio d’oliva è il cibo che è più soggetto ad adulterazione e a frodi tra tutti i generi alimentari”, spiega il food detective Nicolò Cultrera, responsabile del progetto Watson dell’UE ed esperto di biogenetica presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il più grande ente pubblico di ricerca italiano.

Oli di semi più economici, oli d’oliva di qualità inferiore e altre sostanze vengono spesso miscelati e venduti come prodotti di alta gamma. Queste frodi minano la fiducia dei consumatori, possono avere ripercussioni sulla salute e rappresentano una minaccia per i produttori onesti. “Il prezzo dell’olio può variare da poco a un altissimo valore, creando una grossa forchetta all’interno della quale si possono verificare le frodi”, aggiunge Cultrera. “Questo viene aggravato dal fatto che la catena del valore dell’olio è estremamente frammentata”.

Un kit per il test del DNA porta il laboratorio direttamente al frantoio

Antonella Meyer-Masciulli, produttrice di olio d’oliva, collabora con i Food Detective nella loro lotta contro l’olio contraffatto. Utilizza l’analisi del DNA per verificare che i suoi oli provengano davvero dalle olive che acquista, concentrandosi su varietà antiche di alberi secolari che da centinaia di anni svettano sulle colline intorno ad Amelia, in Umbria, nel centro Italia.

“Molti produttori fanno marketing con foto di alberi millenari. Ma alla fine non si tratta dell’olio di questi alberi. Abbiamo scelto di far analizzare il DNA dei nostri oli garantire maggiore trasparenza e fiducia ai nostri consumatori”, spiega a Euronews.

Questi test genetici sono ancora poco diffusi tra i produttori di olio d’oliva, perché richiedono tempo e risorse economiche. Finora venivano eseguiti principalmente nei laboratori di ricerca, ma i Food Detective stanno portando il laboratorio direttamente al frantoio, rendendo le analisi del DNA più rapide, economiche e accessibili.

Stelios Arhondakis e Sofia Tzagkaraki, i Food Detective dell’azienda biotecnologica greca BioCoS, stanno mettendo a punto un dispositivo chiamato Field DNA, in grado di isolare il DNA direttamente sul campo. Lo hanno testato per la prima volta in un frantoio di Bettona, in Umbria. “Abbiamo appena aperto la strada, per la prima volta al mondo, ai test del DNA sull’olio d’oliva fuori dal laboratorio”, afferma Arhondakis. L’obiettivo è lanciarlo sul mercato nei prossimi mesi.

Trasparenza dall’albero alla bottiglia

Il settore ha accolto con favore questa innovazione. “Avere un’analisi che garantisce che quel prodotto viene da quella pianta è la cosa più bella che ci può essere”, afferma Giulio Mannelli, presidente di Aprol Umbria, l’associazione che rappresenta i produttori di olio d’oliva, i confezionatori e i frantoiani della regione. “Il progetto Watson ci dà limpidezza, chiarezza. E il consumatore finale la sta chiedendo, la sta cercando sempre di più”.

Dopo i test del DNA, i Food Detective portano la tracciabilità a un livello superiore, assegnando a ogni bottiglia un passaporto digitale. “I consumatori possono accedere molto facilmente, tramite un QR code, a tutta la storia dell’olio, a partire dal campo dove le olive sono state prodotte fino al lotto e al numero della bottiglia che hanno acquistato”, conclude Cultrera.

Euronews realizza The Food Detectives

La serie The Food Detectives segue le ricerche eseguite nell’ambito del progetto Watson, finanziato dall’UE attraverso il programma Horizon Europe. Euronews fa parte del consorzio Watson, insieme a 46 partner europei provenienti dal mondo industriale e accademico. Il progetto ha l’obiettivo di fornire alle autorità preposte alla sicurezza alimentare strumenti più efficaci per rilevare e prevenire le frodi nel settore alimentare.

Partecipa all’evento The Food Detectives giovedì 27 novembre alle 17:30, in diretta da Bruxelles sul canale YouTube di Euronews.

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