Con il successo di Sentinel-1D, l’Europa conferma la solidità del programma Copernicus e la volontà di rafforzare la propria autonomia nello spazio, puntando su innovazione, sostenibilità e accesso libero ai dati scientifici
“Stiamo ricevendo il segnale”, ha annunciato con soddisfazione il programma Copernicus su X. Giovedì 4 novembre, dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana Francese, è decollato con successo il razzo Ariane-6, che ha portato in orbita il nuovo satellite di osservazione terrestre Sentinel-1D.
Si tratta del terzo volo commerciale del nuovo lanciatore europeo: il 6 marzo era stato messo in orbita un satellite militare francese, mentre il 13 agosto era toccato a un satellite meteorologico. Con questa missione, l’Europa consolida la ripresa delle proprie attività spaziali dopo la transizione tra Ariane-5 e Ariane-6.
Sentinel-1D, gli occhi di Copernico
Il satellite Sentinel-1D, dal peso di circa due tonnellate, è stato collocato in orbita bassa a 693 chilometri dalla Terra. Fa parte della rete di osservazione Copernicus, che oggi conta 12 satelliti operativi.
Dotato di un radar ad apertura sintetica (SAR), Sentinel-1D può fornire immagini dettagliate della superficie terrestre sia di giorno che di notte, anche in presenza di nuvole o maltempo.
I dati raccolti saranno inviati a diversi centri europei, tra cui quello di Matera, in Puglia, gestito da e-GEOS, una joint venture tra Telespazio (80 per cento) e l’Agenzia Spaziale Italiana (20 per cento).
Tutti i dati del programma Copernicus sono liberamente accessibili a enti pubblici, imprese e cittadini di tutto il mondo, promuovendo la trasparenza scientifica e la cooperazione internazionale.
Le applicazioni di Sentinel-1D sono numerose:
- monitoraggio di frane, terremoti e attività vulcanica;
- supporto alle operazioni di emergenza e ai soccorritori durante i disastri naturali;
- osservazione di fenomeni ambientali e climatici, come deforestazione, consumo delle risorse idriche e variazioni delle calotte glaciali.
Ariane-6 e la sfida europea nello spazio
Il lancio è stato seguito in diretta da oltre 21.000 spettatori sul canale YouTube di Arianespace, produttore del razzo Ariane-6. L’evento ha rappresentato un momento di forte orgoglio per l’industria spaziale europea, dopo quasi un anno di pausa dalle missioni successive al ritiro del razzo Ariane-5 nell’estate del 2023.
Con Ariane-6, l’Europa mira a recuperare competitività rispetto alla concorrenza americana, dominata da SpaceX e dai suoi lanciatori Falcon.
Arianespace prevede di raggiungere la piena operatività entro il 2027, con un ritmo di fino a dieci lanci all’anno. Tra i contratti già firmati, spicca quello con Amazon, che ha scelto il razzo Ariane-6 per mettere in orbita 18 satelliti del progetto Kuiper, destinato a fornire connessioni Internet globali e a competere con la costellazione Starlink di SpaceX.