Il rimpatrio dei soldati deceduti e lo scambio di prigionieri di guerra sono uno dei rari risultati tangibili dei colloqui tra Russia e Ucraina, che so sono tenuti nei mesi scorsi a Istanbul
Giovedì l’Ucraina ha ricevuto i corpi di quelli che la Russia ha indicato come 1.000 soldati caduti, ha reso noto un funzionario del governo, segnando un raro momento di collaborazione tra i due Paesi, mentre i negoziati di pace restano bloccati.
Il quartier generale per il trattamento dei prigionieri di guerra (Pow) dell’Ucraina ha dichiarato che ora gli ufficiali "effettueranno tutti gli esami necessari per identificare i corpi rimpatriati", aggiungendo che l’identificazione avverrà "nel più breve tempo possibile".
L’operazione segue diversi scambi di prigionieri tra Ucraina e Russia. L’ultimo, avvenuto ad agosto, ha visto entrambe le parti trasferire 146 prigionieri di guerra ciascuna.
Gli scambi di prigionieri e gli accordi per il ritorno dei soldati caduti rappresentano due dei pochi risultati concreti dei tre round di colloqui di Istanbul tra Russia e Ucraina, svoltisi da maggio a luglio.
I negoziati, che avevano l’obiettivo di ottenere almeno un cessate il fuoco temporaneo nell’invasione su vasta scala russa, risultano oggi bloccati.
Mosca ha continuato a bombardare l’Ucraina, inclusi alcuni dei più gravi attacchi dall’inizio del conflitto totale nel 2022, nonostante abbia preso parte alle discussioni per cercare un accordo di pace.
Secondo il centro di coordinamento ucraino, l’ultimo rimpatrio è stato realizzato grazie a uno sforzo congiunto tra forze armate, servizi di sicurezza, ministero dell’Interno e con il supporto della Croce Rossa.
In passato, l’Ucraina aveva affermato che la Russia aveva consegnato corpi dei propri soldati spacciandoli per ucraini.
A giugno, media nazionali citando fonti ufficiali avevano riferito che tre soldati restituiti all’Ucraina come parte di uno scambio di caduti erano in realtà russi, in un tentativo di Mosca di minimizzare le proprie perdite sul campo.
Nonostante la collaborazione straordinaria di giovedì, i negoziati tra Russia e Ucraina rimangono fermi, mentre gli ultimatum e le scadenze imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump al Cremlino per accettare la pace sono passati senza alcuna conseguenza.
Gli attacchi russi di giovedì hanno provocato almeno cinque morti nella città di Kostiantynivka, nella regione di Donetsk, dopo che Mosca ha colpito una zona residenziale con una bomba FAB-250, secondo quanto riportato dalle autorità.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto l’istituzione di un sistema europeo di difesa aerea multilivello congiunto per far fronte all’aggressione russa in corso.