La decisione è stata annunciata mercoledì da Kyriakos Mitsotakis per far fronte ai flussi migratori dalla Libia. La Grecia ha avviato un'azione diplomatica con il Paese africano per risolvere la questione
Il governo greco sospenderà per tre mesi l'esame delle domande di asilo per i migranti che arrivano in Grecia dal Nord Africa via mare.
Lo ha annunciato mercoledì il premier, Kyriakos Mitsotakis, in Parlamento, specificando che "i migranti che entrano illegalmente nel Paese saranno arrestati e detenuti".
Il primo ministro ha fatto notare che Atene intende informare la Commissione europea sul regolamento legislativo che sta portando avanti, sottolineando che gli sviluppi con la Libia evidenziano la dimensione europea del problema.
Mitsotakis ha aggiunto che le discussioni con le due autorità libiche (il governo riconosciuto a livello internazionale di Tripoli e il governo di Bengasi) proseguono.
Parlando della Marina e della Guardia Costiera della Grecia, il primo ministro ha assicurato che "sono pronte a cooperare con le autorità libiche per impedire alle imbarcazioni di lasciare le coste" del Paese o, in caso di partenza, "di tornare dal punto di partenza prima di entrare in acque internazionali".
"Il passaggio verso la Grecia è chiuso", ha sottolineato poi, inviando "un messaggio a tutti i trafficanti e a tutti i loro potenziali clienti: il denaro speso potrebbe essere completamente sprecato".
Per il capo del governo greco "sarà molto più difficile raggiungere la Grecia via mare" e questa decisione è una "risposta legale ma anche molto più severa", ha proseguito aggiungendo che il provvedimento sarà discusso e votato giovedì.
Sempre in Parlamento Mitsotakis ha parlato della creazione di una struttura a Creta, temporanea in "una prima fase ed eventualmente in una seconda permanente", per affrontare il fenomeno anche a livello locale, visti gli sbarchi registrati sull'isola dalla Libia nel 2025.
Un nuovo salvataggio in mare martedì sera ha coinvolto circa 500 migranti che erano . per essere trasferiti in strutture sorvegliate del Ministero della Migrazione.