Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato al telefono con il suo omologo statunitense Donald Trump della guerra in Ucraina e della crisi in Medio Oriente. Il leader del Cremlino ha aperto a un terzo round di colloqui con Kiev ma ha sottolineato che Mosca non abbandonerà i suoi obiettivi
È durato quasi un'ora il colloquio telefonico di giovedì tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin.
Una chiamata definita "pragmatica e concreta" dal consigliere presidenziale russo per la politica estera Yuri Ushakov, durante la quale i due leader si sono trovati "sulla stessa lunghezza d'onda" parlando della situazione in Ucraina, in Siria e in Iran, nonché di diverse questioni bilaterali.
"La conversazione tra i presidenti, come sempre tra questi leader, è stata sulla stessa lunghezza d'onda, franca, concreta e orientata agli affari", ha dichiarato Ushakov. Secondo il consigliere l'idea di un incontro di persona tra Trump e Putin non è stata affrontata ma sarebbe "nell'aria".
"Trump ha iniziato il colloquio con Putin informandolo dell'approvazione della sua legge di bilancio", ha raccontato Ushakov. "Putin ha fatto gli auguri a Trump per il 4 luglio e ha sottolineato il contributo della Russia allo sviluppo degli Stati Uniti". I due hanno poi "discusso della possibilità di scambiarsi film che promuovano i valori tradizionali vicini alla federazione russa e all'amministrazione presidenziale statunitense"
Mosca: "Non abbandoneremo obiettivi in Ucraina"
Nonostante la guerra in Ucraina sia stata al centro della telefonata i due leader non hanno però discusso della sospensione di diversi aiuti militari destinati a Kiev, deciso mercoledì dagli Usa. "Questo tema non è stato toccato", ha detto il consigliere russo.
Nel punto stampa seguito al colloquio, Ushakov, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha riferito che la Russia non abbandonerà i suoi obiettivi in Ucraina, "l'eliminazione delle cause di fondo conosciute a tutti che hanno portato all'attuale situazione, una situazione di scontro acuto", anche se Mosca è disposta a negoziare un'eventuale soluzione diplomatica.
"Siamo pronti a tenere il prossimo round negoziale, il terzo", ha aggiunto il consigliere russo sottolineando che Trump e Putin non sono entrati nel merito del contenuto di eventuali colloqui con Kiev, né hanno parlato di date.
Putin: diplomazia per risolvere conflitto in Medio Oriente
Anche riguardo l'Iran e la crisi in Medio Oriente, Putin ha sottolineato l'importanza di risolvere i conflitti con mezzi politici e diplomatici.
"La situazione intorno all'Iran e in Medio Oriente nel suo complesso è stata discussa in modo piuttosto approfondito", ha detto Ushakov, aggiungendo che "la parte russa ha sottolineato l'importanza di risolvere questioni controverse, divergenze e conflitti esclusivamente con mezzi politico-diplomatici. È stato concordato di proseguire i contatti su questo tema tra i ministeri degli Esteri, i ministeri della Difesa e i consiglieri presidenziali".