Il presidente degli Usa Donald trump ha lanciato ripetuti avvertimenti minacciosi nel quinto giorno di conflitto, mentre Israele si rifiuta di escludere l'assassinio del leader supremo iraniano l'ayatollah Ali Khamenei
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Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha invitato i residenti di Teheran a evacuare immediatamente la città martedì, in un altro avvertimento che ha fatto seguito a una serie di messaggi minacciosi inviati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Con il conflitto tra Israele e Iran giunto al quinto giorno e che non mostra segni di attenuazione, dato che Israele ha ulteriormente aumentato i suoi attacchi, il tono di questi messaggi si è intensificato, con il timore che anche Washington possa entrare da subito nel conflitto tra i due paesi.
Martedì Trump ha dichiarato di non essere "troppo dell'umore giusto per negoziare ora" e che "stiamo cercando qualcosa di meglio di un cessate il fuoco".
Trump rimprovera all'Iran il mancato accordo sul nucleare
Il messaggio è arrivato dopo che lunedì sera il tycoon ha lanciato un appello urgente per l'immediata evacuazione di Teheran, poco dopo che le forze israeliane avevano detto ai residenti di alcune zone del nord-est della capitale di andarsene in vista di attacchi pianificati contro quelle che hanno descritto come "infrastrutture militari".
"L'Iran avrebbe dovuto firmare l'accordo che gli avevo detto di firmare. Che vergogna e che spreco di vite umane. In poche parole, l'Iran non può avere un'arma nucleare. L'ho detto e ridetto! Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran", ha scritto Trump sul suo social media Truth.
Martedì ha ripetuto il suo messaggio che "l'Iran non può avere un'arma nucleare", insieme a un post che smentiva le notizie secondo cui aveva contattato Teheran per cercare un cessate il fuoco, aggiungendo: "Se vogliono parlare, sanno come contattarmi. Avrebbero dovuto accettare l'accordo che era sul tavolo - Avrebbero salvato molte vite!!!".
La raffica di messaggi di minaccia arriva dopo che il presidente degli Stati Uniti ha lasciato la riunione del G7 all'inizio di lunedì, negando le voci secondo cui l'avrebbe fatto per lavorare su un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Iran. Trump ha dichiarato che il motivo della sua partenza è "molto più grande" e non è legato ad alcuno sforzo per il cessate il fuoco.
Netanyahu non esclude l'assassinio di Khamenei: "Porrà fine al conflitto"
In un ulteriore segnale di escalation del conflitto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato lunedì alla Abc News che non esclude di assassinare la guida suprema iraniana Ali Khamenei. Netanyahu ha affermato che questo non "farà aumentare il conflitto, ma lo porrà fine".
Alla domanda se Israele avrebbe preso di mira Khamenei, Netanyahu ha risposto che Israele "sta facendo quello che dobbiamo fare". Katz ha anche minacciato che Khamenei potrebbe incontrare lo stesso destino di Saddam Hussein, che fu giustiziato dopo l'invasione dell'Iraq guidata dagli Stati Uniti nel 2003.
"Metto in guardia il dittatore iraniano dal continuare a commettere crimini di guerra e a lanciare missili contro i civili israeliani", ha detto Katz martedì, secondo i media locali.
Katz ha lanciato un altro avvertimento, affermando che Israele continuerà a colpire "contro il regime e gli obiettivi militari a Teheran, proprio come abbiamo fatto ieri contro l'autorità di trasmissione della propaganda e dell'incitamento", e ha invitato i residenti della capitale iraniana a lasciare le aree vicine.
Israele ha affermato di aver ottenuto il controllo dei cieli di Teheran e ha avvertito che "Teheran brucerà" se altri missili verranno sparati contro il suo territorio, ma la leadership iraniana ha continuato a giurare una "risposta più severa e potente" e ha minacciato di allargare la guerra colpendo obiettivi degli alleati di Israele.